Il distretto ceramico per diventare piu’ competitivo deve alimentarsi dal punto di vista energetico con l’idrogeno , una delle energie rinnovabili a basso costo ma soprattutto pulita.
L’ecologia ci puo’ salvare e far superare la recessione. Il territorio sassolese dovrebbe diventare nei prossimi anni un’area più sostenibile ed ecompatibile in cui si dà impulso all’economia nel rispetto dell’ambiente attraverso proprio fonti energetiche alternative a basso costo.
Nel sottosuolo del distretto ceramico si potrebbe valutare di costruire una sorta di gasdotto pulito che alimenterebbe non solo le aziende produttive , ma anche case, edifici commerciali e uffici. Le sue funzioni potrebbero essere
molteplici: dall’acqua calda all’elettricità, fino a sostituire il metano che alimenta i termosifoni e i fornelli ma soprattutto potrebbe alimentare tutte le fabbriche del comprensorio di Sassuolo e dare slancio e competivita’ all’intero distretto.
Ciò avrebbe aspetti e ricadute estremamente rilevanti per le nostre aziende e sulle tasche dei cittadini , perche’ potrebbero confermare e semmai consolidare, incrementare la propria presenza nel territorio, grazie alla riduzione dei costi energetici e alla diversificazione, con un conseguente aumento occupazionale.
Le istituzioni, le imprese , le universita’, i centri di ricerca dovrebbero dunque fare sistema e creare le condizioni di creare anche nel distretto di Sassuolo un nuovo sistema energetico innovativo rispettoso dell’ambiente che rendera’ le imprese piu’ competitive e sara’ in grado di trovare una soluzione ai rincari energetici.
Un tema, quello della bolletta e della benzina, che affligge e sul quale non mancano esplicite polemiche all’indirizzo delle istituzioni, quasi tutti i giorni, quando si ci reca in posta a pagare le bollette o dal benzinaio a fare rifornimento.
Il prezzo del petrolio alla pompa ha raggiunto forse oggi uno dei suoi picchi più alti e da questo dato di fatto bisogna partire alla ricerca di fonti alternative per far si che le nostre aziende e i cittadini abbiano ancora le carte in regola per la sopravvivenza .
Le Istituzioni dovrebbero dunque facilitare ed incentivare a livello locale la nascita di una rete distrettuale di distributori di idrogeno prodotto da energie rinnovabili in modo da alimentare le auto, camion con l’idrogeno.
(Ivano Piccinini, Presidente Associazione Culturale Conto Anch’io a Sassuolo)
