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Lo sguardo femminile sull’architettura. A Cersaie tre firme internazionali

cersCersaie accende i riflettori sul fondamentale contributo femminile nell’architettura e dedica una giornata a tre firme di grande rilievo del panorama internazionale, tre donne che con i loro progetti hanno ampliato i confini di questa disciplina gettando uno sguardo innovativo sul suo sviluppo.

Il 27 settembre infatti il Salone internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno ospiterà Carla Juaçaba (Brasile), Izaskun Chinchilla (Spagna) e Sarah Robinson (Usa), tre architetti dai percorsi professionali assai distanti, accomunati dall’esplorazione stilistica originale e dalla multidisciplinarietà dell’approccio. La conferenza sarà moderata dall’architetto statunitense Michael P. Johnson.

Nata a Rio de Janeiro nel 1976, Carla Juaçaba ha iniziato la sua attività in modo indipendente nel 2000 e si è aggiudicata la prima edizione del premio internazionale ArcVision Women and Architecture. Il suo studio attualmente è impegnato in progetti pubblici e privati relativi a programmi abitativi e culturali. Con un interesse specifico per la poetica della tettonica e il suo potenziale espressivo, Carla Juaçaba ha sviluppato un’attenzione particolare per il luogo dal punto di vista della continuità culturale e anche delle percezione fenomenologica. Ha collaborato con l’architetto Gisela Magalhaesper per un progetto sulle arti indigene e i musi storici brasiliani e con l’architetto Mario Fraga al progetto “Casa Atelier”.

Laureata in architettura a Madrid nel 2001, Izaskun Chinchilla ha alle spalle importanti esperienze di insegnamento nelle facoltà di Londra, Parigi, Ginevra e della stessa capitale spagnola. Oggi accompagna la sua attività di designer con un progetto di ricerca dedicato alle ripercussioni sociali ed estetiche delle soluzioni tecniche che tengono conto degli aspetti ecologici. Come architetto sostiene infatti l’importanza del compromesso con l’innovazione. Nei suoi progetti propone esercizi multidisciplinari nei quali l’architettura – attraverso l’ecologia, la sociologia o la scienza – va oltre le distinzioni stilistiche e incontra la complessità della vita reale nel mondo contemporaneo.

Originaria del Minnesota, dopo gli studi in filosofia tra Svizzera e Stati Uniti, Sarah Robinson si è diplomata in disegno e pittura all’Art Student’s League di New York per poi completare la sua formazione in architettura tra Arizona e Winsconsin. Dopo aver lavorato per diversi architetti ha aperto il suo studio nel 2000; oggi vive e lavora in California ed è presidente del Board of Trustee della Frank Lloyd Wright School of Architetcture. I suoi progetti sfruttano la trasparenza del design moderno ma puntano al comfort e alla risposta delle esigenze di spazio in modo intuitivo e funzionale.
















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