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Un progetto per le fragilità in un territorio da ricostruire

Nelle Unioni delle Terre D’Argine e dei Comuni Modenesi Area Nord iniziano le attività del progetto a favore della non autosufficienza finanziato dall’Inps (Gestione Dipendenti Pubblici). Come è stato spiegato stamattina (19 aprile, ndr) nel corso della presentazione di Home Care Premium 2012, alla quale hanno partecipato Aldo Manella, Dirigente Regionale INPS Gestione Dipendenti Pubblici, Giuseppe Schena, Presidente Unione Terre D’Argine, Maino Benatti, Assessore Unione Comuni Modenesi Area Nord, Stefania Zanni, Assessore Unione Terre D’Argine, sono in arrivo sul territorio risorse e servizi per un valore complessivo di circa 800mila euro suddivisi tra erogazione per costi di gestione (300mila) e l’attivazione e/o integrazione dei servizi socio-assistenziali (fino a 500mila euro sulla base del numero dei beneficiari presi in carico 210 in tutto, individuabili tra i residenti nell’Unione Terre d’Argine e in quelli dell’Unione Comuni Modenesi area nord).

Il progetto, che si pone l’obiettivo di sostenere soggetti non autosufficienti, prevede l’inoltro della domanda a partire dal prossimo 2 maggio presso gli sportelli sociali delle due Unioni. Strumenti, Azioni e risorse giungono in coincidenza con l’anniversario di uno degli eventi più drammatici che hanno colpito il territorio da ormai quasi un anno, il sisma del 20 e quello del 29 maggio 2012. Sono terre rese quanto mai fragili, i cui abitanti stanno ricostruendo con fatica e sofferenza non solo le proprie abitazioni ma un intero tessuto sociale ed economico. Per questo irrigare tali aree con l’acqua fresca di nuove azioni di carattere assistenziale e ulteriori risorse diventa un altro essenziale puntello per la loro ripresa, con il valore aggiunto di andare a sostenere le persone e le famiglie maggiormente fragili, doppiamente fragili dopo il terremoto. Un principio sottolineato dallo stesso Aldo Manella, Dirigente Regionale INPS Gestione dipendenti pubblici. “Tutelare le fragilità più e meno gravi in un momento tanto delicato come quello che stanno vivendo i nostri cittadini ci appare proprio l’elemento meritorio di questa iniziativa, che va ad aggiungersi con grande efficacia ad un sistema sociale che nelle nostre zone è comunque all’avanguardia”. Altro valore aggiunto del progetto sottolineato sia da Schena che da Benatti la pratica della domiciliarità “scelta indovinata proprio perché è questa la sfida futura dell’assistenza che dovremo saper cogliere”.

 
















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