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Esodati, Marchi (PD): “non si sta solo perdendo tempo”

Maino_Marchi_PDIn questi giorni il Parlamento affronta ben poche cose, non essendoci un Governo pienamente legittimato con la fiducia delle Camere e non essendosi costituite le Commissioni permanenti. Ci sono solo le Commissioni Speciali, una alla Camera (di cui faccio parte) e una al Senato, che operano su impulso del Governo in carica.

Ciò nonostante due questioni importanti sono state affrontate. La prima è la modifica delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica contenute nel DEF, propedeutica per un decreto legge sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese. Si sono approvate in Parlamento risoluzioni unitarie e ora il Governo può operare. Se mercoledì ha rinviato non è a causa del Parlamento, dei contenuti delle risoluzioni – peraltro condivise dal Governo – ma molto più probabilmente perché devono essere ancora affinati gli accordi con l’Unione Europea. In particolare sulle modalità con cui dare certezza che l’indebitamento relativo al 2013 resterà sotto il 3% del PIL, in una fase di recessione che non rende del tutto attendibili le stime sul PIL.

E’ necessario che al più presto il Governo approvi il DL: non si può più attendere. Poi, in sede parlamentare si potrà correggere, nel periodo di esame per la riconversione in legge.

La seconda questione è il decreto interministeriale sugli esodati, su cui le Commissioni Speciali dovevano esprimere un parere.

La vicenda degli esodati, oltre che dolorosa per gli aspetti personali, è terribilmente intricata sul piano amministrativo. Qui mi limito a sottolineare che:

– il decreto è di attuazione di quanto previsto dall’art.1 comma 231 della legge di stabilità 2013;

– riguarda 10.130 lavoratori, portando il numero dei salvaguardati ad oltre 130.000, non essendo ancora certo il numero complessivo degli esodati;

– i 10.130 lavoratori sono suddivisi in quattro tipologie: collocati in mobilità ordinaria e in deroga (2560), prosecutori volontari (1590), lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30/6/2012 (5.130), prosecutori volontari in attesa di concludere la mobilità (850);

– per tutte le tipologie il decreto riporta letteralmente le previsioni contenute nella legge di stabilità, salvo per i prosecutori volontari: qui si era inserita una riga in più che escludeva coloro che successivamente all’autorizzazione alla prosecuzione volontaria e prima del 4/12/2011 avessero ripreso l’attività lavorativa; si tratta di un’ipotesi inaccettabile: nessuno si poteva immaginare che sarebbe arrivata la riforma Fornero; la Commissione Speciale all’unanimità ha posto la condizione di ripristinare il testo della legge di stabilità, eliminando questa esclusione immotivata;

– essendo prevista una soglia numerica per ogni tipologia, la Commissione ha inoltre chiesto che l’INPS non si limiti a certificare l’eventuale raggiungimento di tale soglia, ma effettui un preciso censimento di tutte le domande presentate, per avere un quadro completo della platea del potenziali beneficiari che resteranno esclusi: tutto questo potrà essere utile per dare una soluzione strutturale al problema esodati.

Pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese ed esodati: sono solo due questioni, ma importanti.

Non si sta unicamente perdendo tempo.

(On. Maino Marchi)

 
















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