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Al Policlinico i calcoli renali si frantumano con una microfibra laser

strumentoL’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena conferma di essere una struttura all’avanguardia a livello nazionale, in ambito urologico e in particolare nella cura delle calcolosi renale. Per la prima volta in Italia è stata infatti utilizzata l’innovativa tecnica definita Microperc che ha permesso di frantumare i calcoli renali grazie ad una microfibra laser introdotta tramite un foro le cui dimensioni sono simili a quelle della punta di un ago di una siringa.

L’intervento è stato eseguito lunedì mattina, 18 febbraio, dall’equipe del professor Giampaolo Bianchi, Direttore della Struttura Complessa di Urologia. I chirurghi hanno operato un uomo di cinquantanove anni, originario Castelfranco Emilia, per un calcolo del rene di 1,5 cm di diametro. Grazie all’innovativa tecnica i residui del calcolo renale saranno eliminati naturalmente con le urine e il paziente potrà essere dimesso a breve.

“Questa metodica, detta Microperc, prevede un accesso nefro-cutaneo inferiore ai 2mm, praticamente equivalente al diametro di un ago di siringa ipodermica. Il foro permette di inserire una microfibra laser che frantuma il calcolo permettendone l’espulsione con le urine. Tutto questo è stato reso possibile grazie al progresso tecnologico che ha offerto la possibilità di utilizzare fibre ottiche sottilissime ma nel contempo molto luminose. Si tratta di una metodica nuova, sino ad oggi tentata solo in un centro tedesco e in uno indiano. Con questo intervento, il Policlinico di Modena conferma il suo ruolo di centro di riferimento nazionale nella cura delle calcolosi renale” ha spiegato il prof. Bianchi. L’intervento è stato eseguito in anestesia generale presso le Sale Operatorie del secondo piano, in collaborazione con gli anestesisti della Struttura Complessa di Anestesia 1 e agli infermieri del blocco operatorio.

È utile ricordare che la maggior parte dei calcoli vengono trattati con le onde d’urto mediante il litotritore extracorporeo. La cosiddetta litotrissia percutanea, invece, si utilizza per calcoli di dimensioni superiori ai 2 cm oppure molto resistenti. Con questa tecnica si accede al rene attraverso un’incisione del diametro di 1 cm, nella quale è inserito uno strumento che può frantumare il calcolo. Questa tecnica, molto valida e consolidata negli anni, richiede una degenza di qualche giorno e può portare, in alcuni casi, un sanguinamento dovuto sostanzialmente alle dimensioni del “tunnel” che è necessario creare per accedere al rene.

giampaolo-bianchi“L’introduzione della Microperc apre quindi un’ulteriore possibilità terapeutica per calcoli che abbiano una dimensione compresa tra 1 e 2,5 cm, in maniera mini-invasiva. Al Policlinico abbiamo a disposizione tutte queste metodiche, grazie alle quali trattiamo annualmente più di 600 pazienti” conclude il prof. Bianchi.

 

 
















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