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L’influenza si è presentata in forma più severa dello scorso anno. La Regione monitora costantemente l’andamento

salute_influenza_2In Italia continua l’ascesa della curva epidemica dell’influenza che ha raggiunto e già superato i livelli di intensità massimi di altre stagioni influenzali. L’attività dei virus influenzali si è intensificata in modo marcato soprattutto nelle ultime settimane anche in Emilia-Romagna.

La sorveglianza in atto evidenzia, come tutti gli anni, anche la presenza di casi gravi, con ricovero e manifestazioni respiratorie importanti e complicanze severe. Nonostante il monitoraggio sia previsto a livello europeo, in Italia finora poche Regioni di fatto partecipano.

L’Emilia-Romagna registra scrupolosamente, con una comunicazione costante con gli ospedali, l’evoluzione di tutti i casi gravi: a tutt’oggi sono stati rilevati 20 casi gravi con 4 decessi di adulti e anziani con fattori di rischio e, in maggioranza, non vaccinati.

Nell’ultima settimana si sono verificati 8 di questi 20 casi e, cosa non evidenziata finora, di questi 8, 3 sono bambini; tra questi non è considerato il caso della piccola di Reggio Emilia, deceduta il 7 febbraio, perché pur avendo i primi accertamenti identificato la presenza di virus influenzali, la diagnosi non è ancora confermata non essendo ancora ultimati i riscontri disposti dai sanitari.

Il decesso della piccola di Reggio Emilia e, prima, quello di un bimbo a Rimini, ha destato particolare preoccupazione. Occorre precisare che per il bimbo di Rimini si è trattato di una forma batterica invasiva a seguito di una forma virale non influenzale; per la bimba di Reggio Emilia si è appunto in attesa dei risultati degli ultimi accertamenti.

Nella scorsa stagione a fronte di un’epidemia non particolarmente intensa, quasi 400.000 persone si sono ammalate, si sono registrati 21 casi gravi e 4 decessi.

Quest’anno è da segnalare un calo importante della copertura vaccinale nella popolazione a cui ogni anno è assicurata a livello gratuito (anziani a partire dai 65 anni, bimbi e adulti con condizioni di rischio per la salute, operatori sanitari e socio sanitari, operatori di servizi pubblici…), a seguito anche dei problemi di approvvigionamento causati dai provvedimenti nazionali di ritiro temporaneo dal commercio di alcuni vaccini antinfluenzali a inizio campagna.

L’epidemia, inoltre, sembra più severa, con la circolazione di virus influenzali di diverso tipo con un interessamento dei bambini con forme di inusitata gravità e con presenza di manifestazioni anche di tipo cardiaco e muscolare.

Occorre evidenziare che il sistema di sorveglianza europeo, anche se finora è alimentato solo da otto nazioni, ha registrato ad oggi più di 700 casi gravi e 19 morti. Anche gli Stati Uniti stanno monitorando con particolare attenzione le forme gravi pediatriche a seguito del verificarsi di decessi in un numero superiore a quello della stagione precedente.

Occorre ricordare che l’influenza, malattia stagionale che di solito si risolve in pochi giorni, può provocare complicanze e causare ricoveri e anche decessi: il calo della copertura vaccinale può favorire una maggiore circolazione dei virus influenzali.

 
















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