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Giorno della Memoria: Costi al Campo Fossoli di Carpi

“La memoria riguarda le generazioni passate, quelle attuali e quelle a venire: questo è il motivo per cui va ‘curata’, mantenuta viva, divulgata e approfondita”. La memoria della Shoah, dei campi nazisti di concentramento e sterminio, è una delle fondamenta “della società democratica, aperta e solidale” che “dobbiamo continuare a promuovere e difendere”, oggi che “emerge un pericoloso legame tra l’ignoranza della storia, lo scarso interesse per i temi di impegno civile e sociale e gli atteggiamenti xenofobi e razzisti” che si registrano in Italia e in Europa. E, per questo, anche “i luoghi della memoria sono insostituibili”, a partire dal campo di Fossoli, anch’esso “ferito” dal terremoto del maggio scorso. E qui, “come cittadina delle zone del cratere, permettetemi di esprimere l’auspicio che, insieme alle tante situazioni problematiche che il sisma ha lasciato, non manchi attenzione intorno ai crolli di monumenti e siti storici che ci appartengono, come appunto il campo di Fossoli”.

Nel Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio (data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, nel 1945), la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, partecipa a Carpi (Mo) all’inaugurazione della mostra ‘Memoria d’infinito’, sulle opere di Tobia Ravà, nel Museo Monumento del Deportato politico e razziale (Palazzo dei Pio), assieme all’artista, al sindaco di Carpi, Enrico Campedelli, e a Lorenzo Bertucelli, presidente della Fondazione Fossoli (la mostra, basata sul concetto della disumanità del rapporto fra numero e nome/persona nella Shoah, è visitabile fino al 28 febbraio. Info: http://www.fondazionefossoli.org/it/news_view.php?id=102#).

Ed è appunto a pochi chilometri di distanza da Carpi, a Fossoli, che nacque il campo di concentramento utilizzato dalle SS tedesche come principale campo di prigionia e transito per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici. “La memoria dei fatti che hanno segnato la nostra storia nazionale e locale – afferma Costi nel suo intervento – è di vitale importanza per il suo valore sociale, educativo e formativo ed è strettamente necessaria alla crescita culturale e alla coesione sociale del Paese”.

Dunque, la memoria e i luoghi di memoria, e il campo di Fossoli, che la presidente Costi visiterà nel pomeriggio assieme al presidente del Consiglio, Mario Monti, è senza dubbio un luogo simbolo, che riveste un interesse cruciale per la storia e la memoria nazionale”: in questa direzione “va il sostegno dell’Assemblea Legislativa alle iniziative di ricerca, documentazione e formazione specifiche della Fondazione. Questo luogo ricorda a tutti noi quella terribile ma ineguagliabile esperienza del viaggio ad Auschwitz con gli studenti. Anch’io – prosegue Costi – sono partita lo scorso anno con un gruppo di 600 ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Siamo entrati nel grande lager di Auschwitz. Abbiamo visto con i nostri occhi le testimonianze dell’orrore. Nessuno dopo questo viaggio è più lo stesso”.

Ma uno degli elementi centrali per la promozione della Memoria attiva tra le giovani generazioni “è la possibilità di coniugarla con l’educazione civica e il senso di responsabilità collettiva”. Un impegno “che vale maggiormente oggi, quando si rileva una scarsa conoscenza da parte delle nuove generazioni dei campi di concentramento e di sterminio, della guerra, dell’annientamento sistematico: tematiche che restano da indagare rispetto all’universo di pensieri, giudizi e pregiudizi con cui i giovani comprendono il passato. Emerge infatti un pericoloso legame – sottolinea la presidente dell’Assemblea legislativa – tra l’ignoranza della storia, lo scarso interesse per i temi di impegno civile e sociale, e gli atteggiamenti xenofobi e razzisti”. “Tanti, troppi fatti tragici, sono un duro monito sulle degenerazioni che certi discorsi politici antisionisti, antisemiti e xenofobi possono alimentare in gruppi estremisti. Il neonazismo purtroppo riaffiora troppo spesso, e in diverse parti d’Europa”. Una “crisi identitaria su cui è quindi necessario lavorare con la massima attenzione. Le ragioni che hanno portato alla nascita dell’Europa unita sono più vive che mai. Dobbiamo fare i conti con il difficile quadro economico ma il senso di questi luoghi sta anche a ricordarci il senso vero e i profondi valori della costruzione europea. Le ragioni del nostro stare insieme sono qui, in quel fondamento di pace e civiltà su cui l’Europa ha trovato la sua unità ed è chiamata a far leva per il suo futuro”.

“E sta a noi Istituzioni, attraverso il quotidiano impegno al fianco dei ragazzi, tenere alta la guardia, attrezzare i giovani cittadini con gli anticorpi della conoscenza e della consapevolezza, della competenza e della responsabilità, per reagire a quei sintomi e a quei rigurgiti e promuovere una società democratica, aperta e solidale, forte dei valori comuni dell’identità e della cittadinanza europea. Coltivare queste conquiste – chiude la presidente dell’Assemblea legislativa -, contro ogni repressione, è il modo più giusto e fecondo di rendere omaggio alla memoria delle vittime della Shoah”.
















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