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Rapine in ville: tre gli arresti operati dai carabinieri reggiani

carabinieri_2001Scoperti da padre e figlio mentre cercavano di entrare nella loro abitazione di Correggio hanno aggredito e picchiato il più  giovane per poi rivisitare i loro piani, ovvero quello di cogliere di sorpresa i proprietari per rapinarli, andati a monte. A distanza di alcune settimane da questo efferato episodio delittuoso, che ha fatto rivivere l’incubo della rapine in villa in provincia di Reggio Emilia, i Carabinieri della Stazione di Correggio hanno arrestato i responsabili identificati in tre nomadi domiciliati nel modenese. Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia, accogliendo infatti le richieste della D.ssa valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta che ha pienamente concordato con gli esiti investigativi dei Carabinieri di Correggio, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili. Alle prime luci di oggi 25 gennaio 2013 i Carabinieri di Correggio supportati, nella fase esecutiva, da altri colleghi dei Comandi Provinciale di Reggio Emilia e Modena in un blitz nei campi nomadi di Mirandola e Carpi hanno arrestato i tre malviventi. In manette sono finiti E.C. 35enne, il fratello R.C. 40enne, entrambi domiciliati a Mirandola, e il 35enne B.F. residente a Carpi, ristretti al termine delle formalità di rito presso il carcere modenese a disposizione della Procura reggiana.

I fatti hanno avuto origine poco dopo le 21,30 del 10 gennaio scorso quando due imprenditori agricoli, padre e figlio di 76 e 45 anni, mentre erano intenti a guardare la televisione nella sala ubicata al piano terreno all’interno della loro abitazione, udivano dei rumori provenire dalla porta d’ingresso laterale che da accesso al portico coperto nei quali gli stessi parcheggiavano i trattori (l’abitazione è una casa rurale ndr). Anche i cani presenti in casa cominciavano ad abbaiare per cui i due imprenditori spaventati decidevano di uscire da altra porta dell’abitazione ritrovandosi però davanti tre uomini, uno dei quali con un piede di porco in ferro i quali subito tentavano di entrare in casa colpendo i due con calci e pugni. Seguiva una violenta colluttazione durante la quale padre e figlio cercavano di difendersi. Il figlio veniva colpito da uno degli aggressori con un vaso (prognosi di 8 giorni ndr). Dopo circa 5 minuti i tre malviventi vista la resistenza opposta dai due si davano ala fuga a piedi dileguandosi nel buio della notte. Quindi l’allarme ai carabinieri di Correggio che intervenivano immediatamente sul posto mentre nell’intera provincia di Reggio, anche a cavallo con quella limitrofa di Modena, veniva scatenata una serrata caccia all’uomo.

I tre soggetti venivano ben descritti dalle vittime, in quanto visti in altre occasioni poiché (in probabili sopralluoghi secondo gli inquirenti ndr) si erano presentati presso l ‘abitazione dei due agricoltori per chiedere materiale ferroso. Della descrizione compiuta e precisa le attenzioni dei Carabinieri si sono rivolte negli odierni indagati nei confronti dei quali sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reati di tentata rapina aggravata tra cui il certo riconoscimento in apposite sedute di di individuazione fotografica da parte delle vittime. Gli esiti investigativi condivisi dalla D.ssa Valentina SALVI hanno visto il magistrati richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il provvedimenti restrittivo di natura cautelare a carico dei tre nomadi che questa mattina sono stati arrestati.

 
















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