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Fallimento Copalc, Bernardini (LN): “Comune e Regione hanno dormito”

“Sul caso Copalc Comune e Regione hanno dormito. Evidentemente per loro ci sono crisi di serie A e altre di serie B. E ora siamo arrivati al ‘redde rationem’”. Così il capogruppo leghista a palazzo d’Accursio e consigliere regionale Manes Bernardini, all’indomani del fallimento della Copalc (consorzio di cooperative edificatrici con sede a Bologna), che apre preoccupanti scenari per 150 famiglie, impossibilitate a rogitare per le ipoteche delle banche, dopo aver pagato le tasse sugli immobili. Incertezze anche per i dipendenti.

“L’atteggiamento del Comune, e ancora più della Regione, è stato sonnecchiante ed evasivo – attacca Bernardini -. Nella risposta a una mia lettera di sollecito, l’assessore Gian Carlo Muzzarelli aveva annunciato, ai primi di gennaio, di aver ‘già preso contatto con i responsabili del consorzio Copalc’ e assicurava ‘azioni di sostegno’. Chiedo all’assessore che cosa abbia concretamente fatto per scongiurare questo disastro, che si ripercuote sulle famiglie e sui lavoratori, che nulla c’entrano con crisi e fallimento dell’azienda, ma che, al contrario, hanno pure dovuto subire la beffa del pagamento delle tasse su immobili non ancora rogitati”. “Il sospetto, fondato, è che la politica – più presa dalle beghe pre-elettorali – non abbia tenuta alta l’attenzione sul caso. Se c’è ancora un minimo spiraglio confidiamo nell’interessamento, anche se tardivo, dell’assessore Muzzarelli e a lui chiediamo di ‘battere un colpo’”. “Il fallimento della Copalc è una bomba che avrà una grande ricaduta sul contesto sociale bolognese, al pari della chiusura di una grande azienda. Qui in gioco c’è il futuro di tante famiglie e i risparmi di una vita letteralmente buttati al vento”.

 
















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