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Famiglia perseguitata a Bologna: i Carabinieri notificano il decreto del GIP

carabinieri_100Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Bologna Bertalia, hanno notificato a un 59enne disoccupato di Bologna, con precedenti di polizia per furto e atti osceni, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Bologna, nasce dalle reiterate condotte moleste, sfociate anche in violenze fisiche e verbali che l’uomo aveva adottato nei confronti di un intero nucleo familiare.

Lo scorso agosto 2012 il 59enne, scortato dal suo possente cane Corso, si presentava sotto l’abitazione di un suo conoscente, un operaio 43enne di Bologna, per reclamare una somma di denaro come corrispettivo per una serie di passaggi in auto che gli aveva dato durante un periodo in cui i due avevano lavorato assieme e per avergli procacciato piccoli lavori occasionali a casa dei suoi parenti. Di fronte alla negazione, la situazione degenerava e il pregiudicato passava dalle parole ai fatti. Il 43enne veniva colpito violentemente alla testa e al collo da una catena d’acciaio che gli provocava un trauma cranico non commotivo. Analoghi episodi, sempre per la stessa storia di soldi, si sono ripetuti i mesi successivi, a settembre quando aggredì nuovamente la sua vittima che si trovava alla fermata dell’autobus. In quell’occasione, oltre alle minacce, il malvivente se la prese anche col suo telefonino. Il 43enne, impaurito della propria incolumità, tentò di chiamare i Carabinieri ma non ci riuscì perché si vide sfilare il cellulare di mano e scaraventare per terra. Non trovando modo di riavere quella somma di denaro, il pregiudicato cominciò a terrorizzare anche i familiari dell’operaio, tra cui la moglie e i due figli di diciassette e nove anni, con appostamenti sotto casa finalizzati a creare uno stato psicologico di ansia e terrore su tutto il nucleo familiare, costretto, in alcune occasioni, a passare la notte altrove. Lo scorso autunno, il figlio più piccolo si spaventò enormemente quando una sera, trovandosi affacciato sul davanzale della finestra di casa, si vide sbucare dal nulla il 59enne armato di coltello che si era nascosto fuori dietro una macchina, in attesa di affrontare nuovamente la sua vittima.

La storia si è finalmente conclusa ieri quando i Carabinieri si sono presentati sotto casa del pregiudicato per notificargli il decreto del giudice.
















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