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Reggio Emilia: squadre speciali ‘antiborseggio’ dei carabinieri in occasione della festa del Santo Patrono

Alla luce dell’imminente festività del Santo Patrono di Reggio Emilia, che sabato verrà celebrata in città con l’allestimento, per le vie del centro cittadino, del tradizionale mercato di San Prospero, il Comando Provinciale dei Carabinieri Reggio Emilia sta predisponendo l’impiego di squadre speciali antiborseggio con il fine precipuo di contenere il fenomeno dei borseggi che proprio in concomitanza con il mercato di San Prospero registrano un aumento esponenziale.

Da una parte quindi pattuglie di Carabinieri in divisa che percorreranno le strade del centro storico, con il fine di prevenire i borseggi, e dall’altra diverse pattuglie di “angeli custodi” ovvero Carabinieri in borghese che confondendosi tra la folla avranno il compito di reprimere i borseggi e soprattutto tenere d’occhio i borseggiatori bloccandoli in flagranza.

Ma non è tutto! I Carabinieri del Comando Provinciale comandato dal Colonnello Paolo Zito, intendono anche sensibilizzare i tanti cittadini che affolleranno le strade del centro storico di Reggio Emilia attraverso la campagna informativa di natura preventiva “Occhio alla borsa” con alcuni suggerimenti rivolti per l’appunto ai cittadini soprattutto le donne principali vittime di borseggi ad opera di esperti ladri che agiscono chirurgicamente forti del sovraffollamento tra i banchi allestiti nelle strade.

Sono consigli di carattere generale che derivano soprattutto dall’esperienza “sul campo” dei Carabinieri che con questa iniziativa intendono informare i cittadini nella convinzione che i servizi che verranno predisposti congiunti ad una maggior attenzione potranno rendere quest’anno dura “l’attività” dei borseggiatori.

In sintesi i Carabinieri consigliano:

– prima di uscire di casa “alleggerire” il portafoglio portando al seguito solo il danaro contante che si prevede spendere; è consigliabile inoltre lasciare bancomat e carte di credito a casa in quanto normalmente nei banchi i pagamenti avvengono in contante;

– evitare di tenere il portafoglio o i danaro contante in tasche esterne degli abiti, della propria borsa o del borsello, facendo molta attenzione soprattutto nei punti maggiormente affollati dove i borseggiatori peraltro preferiscono agire forti della ressa che si crea; tenere quindi i portafogli o il danaro contante a stretto contatto con il corpo, all’interno dei propri indumenti e mai comunque nelle tasche posteriori;

– evitare di tenere la borsa aperta avendo cura di tenerla a tracolla sotto il braccio ben chiusa; dopo ogni acquisto assicurarsi della presenza del portafoglio avendo cura di richiudere la borsa;

– prestare attenzione non solo ai propri movimenti ma anche a quelli altrui, rendendosi sempre conto di chi spinge o pressa perché dietro ad una spinta potrebbe esservi il borseggiatore;

– quando si è carichi di buste prestare maggiore attenzione perché tale condizione rende vulnerabili le vittime inducendo per contro i ladri ad agire;

– attenzione anche alle situazioni create ad arte dai borseggiatori per facilitare la distrazione dei passanti tra le quali finte liti, banali richieste d’informazioni oppure malori simulati.

Importante è anche la tempestività nella segnalazione: qualora malauguratamente si è vittime di borseggi non attendere di giungere in caserma per formalizzare la denuncia, ma chiamare immediatamente il 112 in modo tale da rendere il dispositivo di controllo in essere aderente alle circostanze laddove si consideri che nella zona si aggira ancora il borseggiatore. Analogamente è consigliabile chiamare il 112 per qualsiasi situazione sospetta onde rendere ulteriormente incisiva l’attività preventiva.

I cittadini siano comunque tranquilli in quanto l’intenzione dei carabinieri è quella di “abbattere” il numero dei borseggi in occasione della festa del Santo Patrono che “tradizionalmente” vede i borseggiatori far man bassa di portafogli, ed è per questo che verrà garantita l’intensificazione dei servizi preventivi di pattuglie a piedi non solo da Carabinieri “visibili” ma anche da “angeli custodi” che agiranno in borghese.
















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