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Ufficio Giudice di Pace Sassuolo: i Sindaci del territorio giudicano inaccettabili le condizioni poste dal Governo per evitare la soppressione

“Le condizioni poste dal Governo agli enti locali per tenere in funzione l’ufficio distaccato del Giudice di Pace di Sassuolo, competente anche per il territorio compreso nei comuni di Fiorano Modenese, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Prignano sulla Secchia e Palagano, per il quale il governo stesso ha previsto la soppressione, sono insostenibili ed inaccettabili”.

E’ questa la posizione espressa dai Sindaci dei comuni di Sassuolo, Fiorano, Maranello, Prignano, e Frassinoro (quest’ultimo in rappresentanza dei comuni delle valli Dolo e Dragone), riuniti in Municipio a Sassuolo nel pomeriggio di mercoledì 7 novembre alla presenza di un rappresentante dell’Ordine degli avvocati di Modena, per valutare la possibilità, posta dal Governo, di mantenere attivo l’ufficio distaccato del Giudice di Pace di Sassuolo, evitandone la soppressione, a patto di sostenerne direttamente i costi, anche di personale.

Con i provvedimenti di legge n.155 e n.156 del 7 settembre scorso il Governo ha infatti dato esecutività al processo di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, prevedendo la soppressione dell’ufficio distaccato del Giudice di Pace di Sassuolo e, contestualmente, ha offerto agli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, la possibilità di richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, incluso il fabbisogno di personale amministrativo, messo a disposizione dagli enti medesimi. Il servizio sarebbe altrimenti trasferito a Modena dalla seconda metà del prossimo anno.

“Con più di mille procedimenti gestiti ogni anno, tra la sezione civile e quella penale – hanno affermato i Sindaci – la sezione distaccata del Giudice di Pace di Sassuolo svolge un importante servizio di prossimità che sarebbe nostra priorità mantenere, ma la soluzione proposta dal Governo di scaricare totalmente sugli enti locali i costi di funzionamento e gestione dell’ufficio, evitandone la soppressione, non è, allo stato attuale, percorribile. I 130.000 euro all’anno che abbiamo stimato per garantire il servizio sarebbero tanto più insostenibili per i bilanci dei comuni quanto si andrebbero ad aggiungere alla lunga serie di pesanti tagli del Governo agli enti locali e ai limiti di spesa sempre più restrittivi imposti dal patto di stabilità. Con rammarico abbiamo condiviso questa valutazione. Il nostro impegno è continuare a fare pressione sul Governo affinché queste condizioni cambino, nella consapevolezza che le misure introdotte provocherebbero inevitabilmente la cancellazione di un servizio importante, l’aumento dei costi dei giudizi e l’allungamento dei tempi di risposta alla domanda di giustizia, bisogno primario delle nostre comunità”.
















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