Il via libera è arrivato all’unanimità dal consiglio comunale di Mirandola e, a giorni, lo stesso documento sarà votato a Carpi e Finale Emilia.
Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio hanno gravemente danneggiato le strutture ospedaliere di Carpi, Mirandola e Finale Emilia e quindi è prioritario tornare al più presto alle decisioni assunte in sede di PAL, riprendendo tutte le attività in essere prima del terremoto.
Il nosocomio di Carpi – infatti – sta ripristinando quasi tutti i servizi ed entro fine anno tutti i reparti saranno riaperti con ulteriori 4 sale operatorie completamente nuove e l’ospedale di Mirandola ha ripreso molte delle attività e tornerà a pieno regime i primi giorni del 2013.
Per quanto riguarda il presidio di Finale Emilia la situazione è più complessa ed oggi non sono ancora noti i tempi e le modalità per il ritorno alla normalità.
“Il sisma – spiega Antonio Platis, capogruppo Pdl – ha sicuramente riportato alla ribalta il tema dell’ospedale barricentrico tra Carpi e Mirandola. Con l’ultimo Pal – a nostro avviso – il presidio di Finale sia stato messo ai margini e la struttura di Mirandola degradata ad ospedale satellite. Perfino Carpi, che sulla carta ha maggiore massa critica, si è visto scippare numerosi servizi a vantaggio di Baggiovara. Il rischio è quello di impoverire sempre più il territorio di servizi essenziali. Per questo motivo – conclude Platis – lo studio di fattibilità rappresenta un’occasione importante, soprattutto alla luce del fatto che tutta zona nord di Modena ha fatto quadrato sulla proposta”.