“Riflettere e lavorare sulla famiglia come luogo dei sentimenti e delle relazioni e dell’identità del minore. Una famiglia intesa come una orchestra e non come somma di singoli elementi, una famiglia che ha nella casa il suo centro e nel dialogo tra i suoi componenti, così come nella propria storia, la sua forza”.
E questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal Prof. Vittorino Andreoli ad una platea di più di 200 operatori, nel corso dell’intervento di apertura del Convegno nazionale dedicato al tema delle violenza e dell’abuso sui minori in famiglia, organizzato giovedì 4 ottobre all’aula Magna dell’ITI Volta di Sassuolo, nell’ambito e a conclusione del progetto europeo ‘Be supportive, not violent’ , di cui il Comune di Sassuolo è partner dal 2011.
Nel suo intervento sulla famiglia il Prof. Andreoli si è soffermato sull’importanza e sugli effetti dell’ascolto e del dialogo con i figli, sull’importanza di una scelta, da parte di una ‘coppia’, di diventare ‘coppia di genitori’ passando dalla dimensione del 2 a quella del 3, e sull’importanza della valorizzazione del ruolo dei nonni “come testimoni ai nipoti della storia della famiglia, della propria famiglia, e centro di quegli affetti e di quel ‘volere bene’, che nessuna teoria o pratica educativa esterna può sostituire”.
L’appuntamento di oggi ha rappresenta un importante momento di informazione, confronto e divulgazione dei risultati del progetto europeo, portato avanti a livello distrettuale dal Comune di Sassuolo e dall’Unione dei comuni del distretto ceramico, con una serie di forum, conferenze e seminari che hanno coinvolto, in oltre due anni di lavoro, professionisti, operatori sociali, della scuola, e genitori, allo scopo di diffondere nuovi modelli educativi tesi alla prevenzione e al contrasto della violenza sui minori.
“Il Comune di Sassuolo – ha affermato l’Assessore alla famiglia e alle politiche europee Claudio Corrado – ha creduto ed investito in un progetto concreto che ha affrontato un tema altrettanto concreto e drammatico come quello della violenza sui minori. Si è andati oltre alla teoria. Partendo dalla drammaticità e dalla diffusione del fenomeno il progetto ha prima elaborato e poi diffuso, grazie al contributo sia di esperti che dei genitori, nuove pratiche e modelli educativi positivi. La scelta del Comune di Sassuolo è stata premiata dai positivi risultati concreti ottenuti in termini di elaborazione di nuove pratiche, che oggi vengono illustrati, e dall’ampia partecipazione registrata a questa e a tutte le iniziative che l’hanno preceduta. Il successo anche di questo convegno conclusivo, premia il grande e continuativo lavoro di squadra che per due anni ha visto operare l’Ufficio Europa del Comune, professionisti interni ed esterni dell’amministrazione comunale di Sassuolo ed i comuni del distretto che ringrazio”.
Nella seconda parte della mattinata si sono succeduti gli interventi Luigi Fadiga, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Emilia Romagna, Stefano Cirillo, psicologo e psicoterapeuta. A Gloria Soavi, Vice-presidente del CISMAI (Coordinamento Italiano Servizi contro Maltrattamento e Abuso all’Infanzia) il compito di chiudere i lavori seguiti, tra gli altri, dalle massime rappresentanze locali delle forze dell’ordine della Procura delle Repubblica e delle istituzioni scolastiche.
Nel corso dell’appuntamento sono stati distribuiti gli opuscoli elaborati nel corso dell’iniziative e dedicati rispettivamente ai minori, distinti in due fasce di età, agli operatori della scuola e ai genitori e alle autorità politiche istituzionali. Tutta la documentazione è ora scaricabile anche nella sezione Europa del sito web del Comune di Sassuolo (www.comune.sassuolo.mo.it).
