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Sisma, proteste cibo in tendopoli. Manfredini (LN): “Islamici chiedano menù a Imam”

“Se ai musulmani del campo ‘Andrea Costa’ di Mirandola – e delle altre tendopoli – non va bene il cibo servito dai volontari possono chiedere il take away al proprio imam di fiducia o, in alternativa, possono alzare i tacchi e levare le tende. Chiediamo una formale diffida nei confronti di chiunque si renda responsabile di atteggiamenti poco collaborativi nelle tendopoli”. A dirlo è il capogruppo leghista in consiglio regionale Mauro Manfredini commentando la notizia delle proteste degli islamici al campo Costa per il cibo servito. “Quello di Mirandola è solo l’ultimo di una serie di spiacevoli episodi di questo tipo – dice Manfredini -. Già nel corso dell’Assemblea legislativa del 5 giugno scorso misi in luce il problema. Gli islamici se lo mettano bene in testa: sono ospiti e come tali devono comportarsi. Nessuna tolleranza nei confronti di chi vuole dettare le regole a casa nostra. Non accettiamo né vizi né capricci. Se lor signori non gradiscono il menù servito al campo sono liberi di andarsene o, in caso contrario, di contattare il proprio imam e di farsi portare da lui il cibo che preferiscono. Se fosse per noi non differenzieremmo nemmeno la carne, per non correre il rischio di avallare le brutali pratiche di macellazione islamica, peraltro vietate dalla legge. Esprimiamo massima solidarietà ai volontari dell’Anpas che si trovano a dover operare in difficili situazioni, rese ancor più difficili dai capricci di alcuni immigrati, come dimostrano gli ultimi fatti.

Invitiamo i volontari a segnalarci ogni episodio di questo tipo. Saremo tempestivi nel portare all’attenzione delle istituzioni ogni problema e criticità e nel sollecitare immediati interventi, anche di diffida dalle tendopoli di chi si rende responsabile di atteggiamenti poco collaborativi.

Per quanto riguarda il campo di Novi, apprendiamo – non senza dubbi e perplessità – che a tre settimane dalla chiusura sono arrivati pachistani a frotte. Chiediamo che si proceda ad adeguati controlli sulla regolarità. Appare strano pensare che, all’indomani del terremoto, fossero tutti in vacanza e che solo oggi si siano accorti che il 20-29 maggio di quest’anno la terra di cui sono ospiti è stata colpita da violenti scosse sismiche”.
















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