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Maltrattamenti e violenza in famiglia: il 10/9 a Maranello seminario pubblico. Il 4/10 a Sassuolo convegno nazionale

Con il seminario sul tema “Maltrattamenti e violenza intrafamiliare – Il ruolo della scuola”, in programma il 10 settembre dalle ore 9 alle ore 12,30 all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello, proseguono le iniziative e le attività previste dal Progetto Europeo “Be supportive, not violent! Positive parenting for happy children!”- “Incoraggiare, non reprimere! Un modello educativo positivo per bambini felici”.

Il Progetto nel quale il Comune di Sassuolo è partner ed opera da gennaio 2011, unitamente all’Unione dei Comuni del distretto ceramico, mira ad elaborare e promuovere, mediante diverse attività di studio, ricerca e formazione, con il diretto coinvolgimento di alcuni targhet-group di genitori, insegnanti ed operatori professionali un moderno atteggiamento genitoriale positivo, in grado di guidare correttamente il bambino nel suo percorso di crescita, mediante l’ascolto, il sostegno e l’adozione di regole.

Si propone, al contempo, di accrescere la consapevolezza degli effetti negativi che metodi educativi scorretti, violenti e repressivi possono produrre sullo sviluppo del bambino.

Dopo il partecipato appuntamento seminariale che si è tenuto il 12 maggio scorso a Sassuolo e rivolto ai genitori, e quello organizzato il 28 maggio in tutti i Comuni de Distretto Ceramico , destinato ai ragazzi ed agli educatori, l’appuntamento del prossimo 10 settembre, aperto al pubblico, sarà prevalentemente dedicato agli operatori della scuola.

Nell’ambito delle attività progettuali, in ogni Paese Partner, come qui a Sassuolo, e’ stato realizzato un primo percorso sperimentale dedicato ai genitori, composto da 6 incontri e conclusosi, con grande apprezzamento dei partecipanti, nel mese di gennaio 2012. Un analogo, secondo ciclo di incontri formativi è stato riproposto nel periodo da marzo a maggio 2012.

Con questo nuovo corso seminariale si intende indagare in particolare ed approfondire con gli insegnanti la relazione tra metodi educativi , gestione del conflitto intrafamiliare e percezione del fenomeno del Child Abuse da parte delle Istituzione scolastiche.

Dopo il saluto delle Autorità i lavori, introdotti dalla Dr.ssa Patrizia Intravaia che parlerà del modello di educazione positiva elaborato nel corso del progetto Be supportive, not violent, proseguiranno, con le relazioni di Marina Frigieri, Responsabile tutela Minori sul tema delle funzioni e delle competenze a sostegno dei bambini e delle bambine, di Elena Buccoliero, sociologa e giudice onorario del tribunale dei minori di Bologna sul tema della crescita in contesti violenti, di Valeria Tonelli, psicologa e psicoterapeuta, sul tema degli esiti del maltrattamento e dell’abuso e di Loredana Morena, Assistente sociale, che approfondirà il tema della segnalazione e della presa in carico.

La sessione prevede poi una fase di dibattito e, in conclusione, l’intervento dell’Assessore alle politiche per la Famiglia e all’Europa del Comune di Sassuolo, Claudio Corrado.

Sintesi del programma

Le attività informative relative al Progetto si concluderanno in Italia con un Convegno nazionale che si svolgerà nel Comune di Sassuolo, giovedì 4 ottobre prossimo all’auditorium Bertoli.

Scheda sintetica del progetto “Be supportive, not violent! Positive parenting for happy children!”

Progetto Europeo

Premessa:

Le violenze fisiche e psicologiche sui minori sono da considerarsi una violazione dei diritti dei bambini e vanno contrastate socialmente e legalmente. Le conseguenze della violenza hanno gravi impatti negativi sullo sviluppo del bambino come individuo e come futuro adulto parte del sistema sociale.

Il progetto intende aumentare la consapevolezza degli effetti negativi delle punizioni psicologiche e corporali inflitte ai bambini, mira a promuovere un metodo positivo di educazione dei giovani, un’assistenza attiva nelle fasi della crescita, un decremento dell’uso della violenza in tutti gli ambienti (casa, scuola o ogni altra sede istituzionale o non istituzionale , privata o pubblica).

Obiettivi specifici:

– Realizzazione di una ricerca, sia nazionale che territoriale, sulla legislazione esistente e sui programmi di recepimento e adeguamento normativo delle istanze e dinamiche conseguenti alla crescita della consapevolezza del problema, al fine di una precisa elaborazione del quadro normativo di contrasto alle violenze sui minori. Comparazione con la situazione normativa esistente negli altri Paesi Europei.

– Raccolta di ricerche epidemiologiche afferenti i dati raccolti in Italia , individuazione degli ambienti in cui si realizzano le situazioni di violenza (famiglia, scuola, ambienti sportivi, ecc), così da ottenere un quadro aggiornato della situazione. Coinvolgimento e collaborazione con gli altri Enti Pubblici (A.S.L ,Istituzioni scolastiche, ecc) e di Associazioni specializzate in materia, operanti al livello nazionale.

– Incremento dell’utilizzo di “buone pratiche” educative , sia a livello familiare genitoriale che a livello scolastico, mediante il rafforzamento ed il sostegno delle attitudini, dei successi e abilità dei singoli minori;

– Produzione di materiale educativo e informativo, mediante anche la collaborazione di professionalità specifiche ed esperti nel settore del “CHILD ABUSE” da utilizzarsi come guida e strumento di tutela dei bambini vittime di abusi, destinato e comprensibile sia ai bambini che ai genitori, agli insegnanti e agli assistenti sociali, sui diritti dei bambini, sugli effetti negativi della violenza e sui sistemi di manifestazione e rilevazione della stessa , di denuncia e di supporto.

Durata: 24 mesi con decorrenza gennaio 2011 e termine dicembre 2013.

Risultati tecnici:

analisi del contesto europeo; raccolta di “buone pratiche”; nuovo modello educativo positivo; implementazione del nuovo modello in 5 paesi Europei ; report di valutazione sull’implementazione del nuovo modello; 10 seminari nazionali per aumentare la consapevolezza (2 in ogni paese); 5 conferenza nazionali per aumentare la consapevolezza (1 in ogni paese); 1 conferenza internazionale di disseminazione (in Romania); 1 opuscolo con le raccomandazioni per I policy makers sui risultati emersi dall’analisi di contesto; 1 opuscolo destinato ai i bambini sui loro diritti e sui sistemi di supporto esistenti come guida di consigli e protezione dei bambini vittime di abusi (in tutte le lingue dei Paesi coinvolti); 1 opuscolo per i genitori sui diritti dei bambini, sugli effetti negativi della violenza e sui sistemi di supporto esistenti come guida (in tutte le lingue); 1 DVD del progetto; pagina web informatva del progetto; piattaforma informatica di comunicazione (blog); materiale informativo (flyer, brochure, poster).

Partnership

Leader

1. Società per l’ apprendimento permanente “ S.R.E.P “ , Romania

Partner

2. Comune di Sassuolo, Italia

3. Fondazione “Nobody’s Children Foundation”, Polonia

4. Associazione “Center against abuse Dardedze”, Lettonia

5. Università Polibienestar di Valencia per gli Studi Sociali, Spagna

6. Comune di Amal, Svezia

7. Associazione “Save the Children”, Romania
















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