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Situazione meteo: da domani vere e proprie ‘giornate di fuoco’

Domani martedì 21 e anche mercoledì 22 agosto secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia avremo “vere e proprie giornate di fuoco”.

Nell’Emilia centrale si potranno toccare i fatidici 40°C e, forse, anche a Modena potrebbe essere rivisto al rialzo il record di temperatura massima toccato nel 2012. “Difficile – avverte il metereologo Luca Lombroso dell’Osservatorio universitario di Modena – prevedere con esattezza i record, specie con le attuali bizzarrie del clima. Basti pensare che mentre noi siamo alle prese con l’anticiclone africano, alle isole Azzorre al posto del classico anticiclone sta transitando un uragano!”.

La colonnina del mercurio intanto già dal ieri domenica 19 agosto ha iniziato la sua corsa al rialzo, arrivando a toccare a Modena i 34.7°C in Piazza Roma, dove ha sede la stazione storica dell’Osservatorio, e i 36.9°C in periferia, dove si torva il Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari”. Mentre oggi lunedì 20 agosto il termometro si è arrestato solo dopo aver toccato i 36.0°C in Piazza Roma e i 38.1°C al Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari”.

Il caldo – a detta degli esperti – proseguirà per quasi tutta la settimana. Le speranze di un calo delle temperature, accompagnato però anche dal rischio di forti temporali, sono rinviate alla giornata di sabato 25 agosto. Tuttavia è ancora incerto far coincidere questa rottura della situazione meteorologica con la fine definitiva dell’estate. “Di certo – aggiunge Luca Lombroso – dovrebbe essere l’addio definitivo alle temperature bollenti di questi giorni, se non altro per ragioni astronomiche, in quanto le giornate cominciano ad essere sensibilmente più corte”.

La causa meteorologica del caldo è l’anticiclone africano il cui nome ufficiale è Achim. Ma, il ripetersi di ondate di caldo così estreme – assicura Luca Lombroso – “non può spiegarsi in altro modo che come effetto del global warming dovuto ai cambiamenti climatici causati dall’uomo”.
















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