ll Gruppo lnterforze Ricostruzione Emilia Romagna, costituitosi lo scorso Venerdi 17 Agosto alla presenza del Ministro Cancellieri e che vede la presenza delle lstituzioni della nostra Regione e delle forze dell’Ordine, rappresenta un indispensabile presidio della legalita e lo strumento con il quale rendere operativo il Protocollo regionale, sottoscritto lo scorso 27 Giugno da tutte le parti sociali e le istituzioni, per impedire la penetrazione della criminalita organizzata nella ricostruzione. Mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita, presenti anche nella nostra regione, non potranno e non dovranno trovare terreno fertile in un territorio reso debole finanziariamente ed economicamente dalla crisi e dal terremoto: questi sciacalli in “doppiopetto” dovranno trovare un fronte comune che impedira loro di radicarsi in Emilia Romagna.
La costituzione del GlRER e un ulteriore tassello utile a garantire una ricostruzione ed il rilancio della nostra regione che puo rappresentare un modello per lo sviluppo dell’intero paese.
Legalita, sicurezza, tutela sociale, qualita del lavoro e delle produzioni, ripristino della vita “normale” nelle comunita colpite dal sisma, sono le parole d’ordine che stanno guidando l’azione della nostra organizzazione dal 20 di Maggio e sono le stesse che a partire dal Commissario Errani caratterizzano l’azione del Tavolo lstituzionale insediato in regione.
l provvedimenti presi in questi tre mesi a sostegno dei lavoratori, delle imprese, delle comunita, della salute, per la ricostruzione, sono la risposta tangibile dell’intera Regione al dramma provocato dal sisma e la dimostrazione che l’Emilia Romagna puo farcela.
E’ assolutamente chiaro ed evidente che non siamo autosufficienti e per questa ragione la coesione tra i diversi livelli istituzionali, tra le forze dell’ordine, tra le parti sociali, assume una rilevanza straordinaria nella fase del post-terremoto.
Un cosa e certa: le mafie non avranno futuro in Emilia Romagna.
(p la Segreteria Cgil Emilia Romagna, Antonio Mattioli)