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Anziani Modena: 63 ospiti nella residenza del San Giovanni Bosco

Sono 63 gli anziani attualmente ospitati dalla casa protetta San Giovanni Bosco in via Morselli 60 che, così come l’omonimo centro diurno che offre servizio a 16 anziani, dall’1 luglio non è più a gestione diretta da parte del Comune di Modena, ma affidata alla Fondazione Pia casa sant’Anna e santa Luigia. Il provvedimento ha ottenuto nei mesi scorsi il via libera del Consiglio comunale all’unanimità.

Alla fondazione, presente in città dal 1954 e frutto della fusione delle istituzioni “Pia casa sant’Anna” e “Pia casa santa Luigia”, sono stati concessi diritto di superficie e gestione dell’immobile per i prossimi quarant’anni, a fronte di un importo di tre milioni di euro più Iva. La fondazione opera già da tempo nel settore dell’assistenza a persone anziane, autosufficienti o non autosufficienti, in stato di bisogno. In particolare, gestisce anche una casa residenza per anziani in via Mascherella. Per la gestione del servizio al San Giovanni Bosco verrà invece remunerata dall’Amministrazione comunale secondo i parametri previsti dalla Regione Emilia-Romagna.

La scelta di adottare la nuova modalità gestionale per il San Giovanni Bosco è stata dovuta alla necessità di superare i limiti imposti dalle ultime normative nazionali, in particolare relative al personale e ai vincoli economici che impediscono all’ente locale le sostituzioni nei servizi. “Ma i vantaggi sono significativi – sottolinea Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena – sia in termini di quantità e continuità dei servizi, con un aumento dei posti disponibili e il controllo che viene mantenuto dalla struttura comunale e un risparmio di costi grazie alla diminuzione delle spese e agli interventi di ristrutturazione che saranno a carico della Fondazione”.

Per l’assessore Maletti si tratta dell’ennesimo passo nella direzione “di una progressiva riduzione dei compiti gestionali diretti da parte del Comune per attività residenziali e semiresidenziali rivolte agli anziani che si è accompagnata negli anni con un rafforzamento delle attività di programmazione e controllo sulla qualità dei servizi, mentre rimane saldamente al Comune il governo dell’accesso alle strutture”.

Il documento di programmazione definisce annualmente i posti accreditati e autorizzati in ogni struttura a gestione diretta, accreditata o privata, mentre l’Ufficio qualità del Comune sviluppa piani di miglioramento per ciascuna struttura “così da fornire prestazioni omogenee e superare le eventuali criticità” aggiunge Maletti ricordando che ogni due anni, poi, con l’indagine di “customer satisfaction” rivolta a ospiti e parenti si ottengono “preziose informazioni per valutare il livello di qualità percepita dalle famiglie”.

Il Servizio residenze anziani del Comune, inoltre, organizza incontri periodici con i gestori per monitorare la situazione, analizzare le diverse tematiche e promuovere protocolli operativi: dall’alzata alla messa a letto, dagli alimentari al contenimento del dolore, per fare alcuni esempi. I controlli della Commissione di vigilanza, prevista per legge e composta da dirigenti di Comune e Ausl, vengono effettuati nelle strutture di norma una volta all’anno e senza avvisare preventivamente.

AL SAN GIOVANNI BOSCO 33 CAMERE E 28 BAGNI

Una struttura di quattro livelli per circa 4 mila metri quadrati, con 33 camere, che al termine della fase di lavori di ristrutturazione, entro l’anno, diventeranno 36. I bagni sono 28, di cui 12 attrezzati per anziani disabili. La Casa protetta San Giovanni Bosco, in via Morselli 60, gestita dall’1 luglio dalla Fondazione Pia casa sant’Anna e santa Luigia su affidamento del Comune di Modena può ospitare fino a un massimo di 70 persone (già oggi un posto aggiuntivo è riservato alle situazioni di emergenza). Il centro diurno, collocato nella stessa sede e gestito dalla stessa fondazione, può accogliere invece fino a 25 utenti.

Nella struttura sono complessivamente impiegati circa 30 operatori, tre responsabili di attività assistenziali, una direttrice, sei infermieri e un coordinatore infermieristico, che oltre alle consuete attività di assistenza e cura offrono attività di animazione e fisioterapia. Il personale è in parte quello che in precedenza era alle dipendenze dell’Amministrazione comunale a tempo determinato: con l’accordo siglato con il Comune per l’affidamento della gestione, infatti, la fondazione si è impegnata ad assumerlo a tempo indeterminato in caso di superamento del periodo di prova. La dotazione dello staff è completata da lavoratori della ditta interinale che svolgeva attività presso strutture del Comune di Modena e da personale della Fondazione.

NEL 2011 OSPITATI IN CASE PROTETTE 1270 ANZIANI

Nel 2011 sono stati 1270 gli anziani ospitati nelle 14 strutture residenziali presenti nel Comune di Modena, che hanno fornito complessivamente 680 posti letto, di cui 13 per progetti individualizzati. Quest’anno il numero di posti per anziani nelle case protette salirà a 682, di cui 7 per progetti individualizzati. Sono 331 i posti in residenze accreditate gestite da privati (7 con progetti individualizzati), 281 quelli in strutture con gestione accreditata ex appalto e 70 quelli in strutture a gestione diretta da parte dell’Amministrazione. I posti per anziani non autosufficienti nei centri diurni sono invece 125, di cui 57 in strutture accreditate gestite da privati, 56 in residenze con gestione accreditata ex appalto e 12 nel centro a gestione comunale.

Complessivamente in città offrono servizi residenziali o semiresidenziali ad anziani non autosufficienti 19 strutture. Nel dettaglio, il Comune gestisce direttamente la Casa residenza Vignolese, mentre vi sono quattro strutture a gestione ex appalto (Cialdini, Guicciardini, Ramazzini e 9 gennaio) nelle quali tutti i posti sono riservati al Comune di Modena. Le case protette private con posti accreditati dal Comune sono nove (San Giovanni Bosco, Casa della gioia e del sole, Villa Parco, Villa Regina, Villa Margherita, Residence Ducale 1, Residence Ducale 2, Residence Ducale 3, Villa Pineta di Gaiato). Più articolata la composizione relativa ai cinque Centri diurni: uno (Vignolese) è a gestione diretta da parte del Comune, quattro (San Giovanni Bosco, Cialdini, San Geminiano e Ramazzini) sono acccreditati. Due, infine, i Centri diurni Specialistici, (9 gennaio e Mingucci), entrambi accreditati.

Nel corso degli anni c’è stata una trasformazione notevole su questi servizi: nel 2005 i posti letto erano 494 e ospitavano 884 anziani. Di questi 125 erano a gestione diretta, 239 a gestione appaltata e 130 in strutture private convenzionate. Nel 2011 i posti letto erano 680, di cui 133 a gestione diretta, 281 a gestione accreditata ex appalto e 266 a gestione accreditata con privati. Nell’anno 2012 i posti totali arriveranno a 682, di cui 70 a gestione diretta, 281 a gestione accreditata ex appaltata e 331 a gestione accreditata con privati.
















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