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Trovati con strumenti da scacco in macchina: 5 stranieri denunciati dai carabinieri a Rubiera

Strumenti da scasso e grimaldelli, ovvero gli attrezzi di chi “lavora” a spese altrui: questi sono stati i principali obiettivi di una mirata attività di controllo del territorio che i Carabinieri della Stazione di Rubiera, hanno condotto la scorsa notte nella loro giurisdizione ricadente nel comprensorio ceramico reggiano, non risparmiata certamente dalle incursioni furtive dei ladri. Un’attività tesa quindi a contenere le trasferte delittuose dei malintenzionati attraverso una strategia che ha visto i Carabinieri “agire” d’anticipo precedendo le attività delittuose dei soliti ignoti con il costante pattugliamento delle strade afferenti al comune ceramico con il fine precipuo di controllare tutte le vetture in transito per localizzare eventuali malintenzionati. Ma non solo: l’attività preventiva è stata mirata anche al costante controllo dei quartieri residenziali e delle zone artigianali, che anche nella nostra provincia troppo spesso, per non dire tutti i giorni, vengono prese di mira dai ladri.

In tale contesto la scorsa notte i Carabinieri di Rubiera hanno sottoposto a controllo 5 cittadini rumeni operando a loro carico il sequestro dei classici ‘strumenti da lavoro’ tra cui 3 tronchesi, 3 cacciaviti, due chiavi multifunzione un piede di porco ed altri strumenti. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel comprensorio ceramico dei 5 (un 32enne, un 25enne, un 27enne, un 21enne ed un 19enne – tutti romeni ed in Italia senza fissa dimora), i militari hanno pochi dubbi sulla loro presenza: oltre che essere personaggi già “noti” ai Carabinieri gli “strumenti da lavoro” trovati in loro possesso non lasciano spazi a troppi dubbi.

Alla luce di quanto sopra i Carabinieri di Rubiera hanno sequestrato gli attrezzi da scasso posseduti dai cinque che sono stati condotti in caserma e denunciati alla Procura reggiana per il reato di possesso di strumenti atti allo scasso. Si sa l’intenzione non è reato, per cui i 5 non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che l’armamentario trovato nella loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo non lascia spazio ad altre interpretazioni. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza.

 
















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