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Lega Nord Modena: “Non confondiamo il vandalismo con il diritto di resistenza”

Si chiama diritto di resistenza. Quello teorizzato dai filosofi dell’antica Grecia, dai dottori della Chiesa e da tutti i pensatori politici e sociali nei quali l’odierna civiltà occidentale dei diritti dell’uomo trova le sue fondamenta morali. Il diritto di resistenza sancisce una regola che è sempre stata valida, in ogni luogo e in ogni tempo. A fronte di una legge ingiusta o dannosa emanata da un potere politico anche legittimo, il popolo ha il diritto di disubbidire e fin anche di opporre una resistenza attiva.

Chi, con gesti piccoli ma dall’alto valore simbolico, sta sabotando il piano sosta del Comune, non sta facendo altro che esercitare il proprio diritto di resistenza contro una decisione del potere amministrativo non solo incomprensibile, ma contraria agli interessi del popolo modenese. E sorprende che la sinistra, che ha sempre sostenuto che alle leggi e agli ordini ingiusti bisogna dire di no, anche se questo può mettere a repentaglio la propria incolumità, ora non riconosca questo diritto/dovere.

Forse perché le decisioni a cui disubbidire sono le sue? Anzi, non ha trovato di meglio se non etichettare i piccoli gesti degli anonimi resistenti come puro vandalismo. Facendo finta di non vedere e di non sapere che questi gesti esprimono un pensiero, vale a dire un disagio e una contrarietà nei confronti del modo di operare dell’amministrazione, mentre invece il vandalismo è fine a se stesso e non esprime nulla. Un altro esempio di quella doppia morale che denunciamo da anni e della quale la sinistra è la più grande interprete.

È molto preoccupante la chiara deriva antidemocratica presente in Italia, che parte da Monti che vorrebbe togliersi dai piedi il Parlamento per consegnare tutto il potere alle sue amate banche per le quali ha sempre lavorato e che lo hanno fatto ricco, e arriva fino agli strati più bassi della politica e dell’amministrazione. Per cui a Modena ci si vorrebbe togliere dai piedi i cittadini per dare tutto il potere alle amate Cooperative. Ai modenesi, privati di ogni diritto, rimarrà solo il dovere di inserire le monetine nel parcometro.

La Lega Nord di Modena ritiene necessario ribadire che contro le pulsioni antidemocratiche di ogni ordine e grado, dalle quali emanano decisioni contrarie agli interessi dei cittadini, c’è una sola risposta: il diritto di resistenza.

(Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei)
















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