In media 60 persone per ognuno dei 5 appuntamenti domenicali in programma nel mese di luglio, per un totale di 350 persone, hanno partecipato alle visite guidate agli scavi archeologici di Montegibbio, in località Il Poggio, promosse dal servizio attività culturali del Comunale di Sassuolo, SGP, e la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
Un risultato che premia il lavoro condotto dagli archeologi e geologi durante le ultime campagne di scavo che hanno messo in luce i resti di un manufatto riferibile al tardo periodo repubblicano, probabilmente destinato al culto di Minerva. A testimoniarlo la scoperta, da parte degli archeologi, della pavimentazione dell’antico tempio, e di una preziosa coppa con l’iscrizione MINER SVM (sono di Minerva), risalente al I secolo a.C, ora custodita al Museo Civico Archeologico di Modena.
Il manufatto rinvenuto sembra collegato ad un culto di tipo oracolare collegato ad un elemento prodigioso generato appunto dalla Madre Terra, come la fuoriuscita di acqua e fango, fenomeno tipico delle aree in cui il santuario è situato, tra cui le salse di Nirano e delle terme della Salvarola.
