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Ricostruire dal terremoto. Le proposte dei GD per sollecitare il governo

Sono passati ormai due mesi dal terremoto che ha sconvolto la nostra terra. La terra non trema più alla stessa frequenza e i riflettori della stampa si spostano verso nuovi drammi o peggio si perdono tra i pettegolezzi estivi. I Giovani Democratici dell’Emilia-Romagna da quel 20 maggio danno tutto il loro appoggio alle comunità colpite e proprio quando la stampa si allontana propongono campagne e mobilitazioni per mantenere alta l’attenzione.

In questi giorni, presso lo spazio “You Future” della Festa Lungofiume di Imola, si svolge la Festa regionale dei GDER e proprio in questa cornice, Domenica 22 luglio, alle ore 20:30, si parlerà di ricostruzione con il Segretario nazionale dei Giovani Democratici, Fausto Raciti, Lorenzo Ravazzini, resp. comunicazione nazionale e Matteo Cassanelli, resp. organizzazione regionale.

A fianco della mobilitazione quotidiana utile a raccogliere fondi, come la vendita di magliette e l’organizzazione di eventi ad hoc, l’impegno dei GD della regione si concentra verso due direttrici specifiche, due progetti ritenuti importanti non solo per la loro concretezza ma anche il valore sociale espresso. Il primo è la campagna di mobilitazione nazionale per l’adozione di una scuola nella provincia di Modena. A questo progetto partecipa tutta l’organizzazione nazionale promuovendo feste, iniziative, pranzi e cene in un progetto concreto che aiuterà alla ricostruzione della scuola elementare di Camposanto. La scelta dei GD non è stata casuale ma è un modo per dare un segnale politico alla ricostruzione: ripartire dalle scuole, dare fondi al sapere e alle nuove generazioni perché diventi simbolo di crescita per tutto il paese. Il secondo progetto proposto riguarda la messa in rete delle facoltà di architettura Italiane, per coinvolgere i giovani laureandi e dottorandi alla presentazione di progetti di ricostruzione degli edifici distrutti e danneggiati. Questo progetto permetterebbe di avvicinare la didattica al lavoro sul campo, impegnando nuove forze che trarrebbero giovamento formativo dal loro impegno garantendo una partenza celere con i lavori di progettazione e di restauro dei monumenti e palazzi in quanto condizionata dalle tempistiche didattiche.

Ad oggi, il lavoro dei sindaci, delle amministratori locali e del Presidente di Regione Vasco Errani ha garantito un’ottima gestione dell’emergenza, tuttavia, i GDER ritengono necessario una risposta forte da parte del governo, a cui chiedono indicazioni precise sul futuro di questa regione.

Le necessità evidenziate partono dai vincoli del patto di stabilità per i comuni colpiti. L’obbligo dei sindaci è quello di fornire i sevizi essenziali ai propri cittadini per garantire che nessuno sia lasciato indietro. Il patto di stabilità davanti ad una tragedia come questa non può diventare un ostacolo alla ricostruzione. Al tempo stesso però, ritengono essenziale mettere in campo tutte le azioni possibili per contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti durante la fase di ricostruzione.

L’organizzazione giovanile ribadisce inoltre l’importanza che siano stanziate tutte le risorse necessarie per la ricostruzione con tempi e modalità chiari, specie per i fondi raccolti a livello nazionale.

(Giovani Democratici dell’Emilia Romagna)
















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