sabato, 20 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa modeneseQuasi 4000 le aziende agricole modenesi danneggiate dal sisma





Quasi 4000 le aziende agricole modenesi danneggiate dal sisma

Dalle verifiche effettuate dai tecnici provinciali dopo le scosse del 20 e 29 maggio e dalle segnalazioni delle imprese sono quasi 4000 le aziende agricole modenesi danneggiate dal sisma con una stima dei danni che sfiora il miliardo di euro. Di queste oltre 1.100 hanno giĆ  segnalato alla Provincia i danni subiti, ma solo la metĆ  ĆØ riuscita a quantificare economicamente le lesioni a strutture e impianti che per ora ammontano a oltre 200 milioni.

Nella relazione in Consiglio Giandomenico Tomei, assessore provinciale allā€™Agricoltura, ha parlato dei danni subiti dallā€™agricoltura.

Ā«Le prime stime ā€“ ha sottolineato Tomei ā€“ purtroppo sono destinate a salire notevolmente anche perchĆ© in questi giorni stanno ancora arrivando segnalazioni al ritmo di 50 al giorno, poi manca tuttora una quantificazione puntuale dei danni subiti a macchine attrezzi agricoli e agli impiantiĀ  delle imprese che trasformano e commercializzano i prodotti agricoliĀ».

Tramite un apposito modulo predisposto dalla Provincia, sono arrivate finoraĀ  segnalazioni di danni relative a 800 case di abitazione lesionate o crollate, 246 stalle, 544 fienili, 52 porcilaie, 900 magazzini e ricoveri di attrezzi e 15 serre, con un danno di oltre 140 milioni di euro, mentre per quanto riguarda le strutture di trasformazione le segnalazioni riguardano 10 cantine, 11 acetaie, cinque caseifici, nove magazzini di stagionatura e sei silos per cereali per oltre 60 milioni di euro di danni. Dalle verifiche effettuate insieme alla Protezione civile, servizio veterinario e Noc dei Carabinieri, nelle aziende agricole nellā€™area colpita dal sisma risultano danneggiati 300 allevamenti suini e bovini, di cui 58 gravemente.

Nel comparto agroalimentare risultano danni a 20 strutture di lavorazione per mangimi, 39 a quelle di lavorazione delle carni di cui 11 con danni gravi che hanno imposto il fermo della produzione.

Nella sua relazione Tomei ha riportato anche i danni subiti dalle due bonifiche che interessano il territorio modenese presentiĀ  pari a quasi 60 milioni.

Tra gli interventi di emergenza effettuati dalla Protezione civile, Tomei ha ricordato che sono state installate 69 tende e due container in altrettanti allevamenti gestiti da agricoltori con abitazione non agibile.

Ā«Serve una deroga allā€™obbligo di ricostruire fedelmente i fabbricati rurali per preservare il paesaggio rurale. Occorre lasciare maggiore libertĆ  agli agricoltori danneggiati dal sisma per favorire innanzitutto una rapida ripresa delle attivitĆ Ā». Lo ha affermato Giandomenico Tomei, assessore provinciale allā€™Agricoltura, in Consiglio provinciale mercoledƬ 11 luglio intervenendo sulle conseguenze del terremoto sul settore agricolo.

Ā«Quella della ricostruzione ā€œfedeleā€ ā€“ ha aggiunto Tomei ā€“ ĆØ un tema molto sentito che ci hanno segnalato anche le associazioni agricole e gli ordini professionali. Su questo la Regione deve intervenire modificando i vincoli urbanistici per le aree terremotate in particolare gli obblighi relativi ai volumi e ai prospetti esterni degli edificiĀ».

Su questi temi Tomei ha avanzato precise richieste di modifica delle regole urbanistiche per Ā«consentire di ridurre la volumetria dei fabbricati da ricostruire in quanto le dimensioni delle vecchie case rurali di un tempo non trovano piĆ¹ una loro giustificazioneĀ».

Poi, ha aggiunto Tomei, occorre consentire agli agricoltori di costruire dei fabbricati anche in materiali diversi dal mattone e cemento quali il legno o il ferro, soluzioni spesso piĆ¹ funzionali e economiche; inoltre occorre consentire di delocalizzare nel proprio centro aziendale la ricostruzione dei fabbricati e per affrontare lā€™inverno, prevedere di autorizzare, sempre in deroga, gli agricoltori ad installare per piĆ¹ anni, almeno cinque, strutture temporanee quali tensostrutture telonate in ferro modulari che garantiscono un ricovero per macchine e mezzi agricoli non danneggiati dal sisma.

Ā«Le risorse per queste strutture ā€“ ha concluso Tomei – potrebbero arrivare dal Fondo per la ricostruzione o da nuove misure del Piano ruraleĀ».

La Provincia propone, inoltre, di costituire un coordinamento tra i Comuni colpiti per uniformare la modulistica delle perizie richiesta dai Comuni stessi ai tecnici abilitati.

Ā 

Ā«Chiederemo che con il fondo per la ricostruzione siano finanziati anche i danni a strutture, abitazioni dellā€™agricoltore e dei dipendenti, stalle, fienili, ricoveri per il bestiame e per le macchine agricoleĀ». Lo ha affermato Giandomenico Tomei, assessore provinciale allā€™Agricoltura, durante il Consiglio, nella parte della relazione sulle conseguenze del sisma sul settore agricolo dedicata alle opportunitĆ  di finanziamento.

Oltre al fondo generaleĀ  alimentato da due miliardi e mezzo in tre anni,Ā  ci sono i 100 milioni previsti nel Programma regionale di sviluppo rurale con un contributo specifico destinato al recupero di attrezzature, impianti e scorte. Potranno usufruire dei fondi le imprese agricole e le imprese del settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti come caseifici, cantine, cooperative ortofrutticole situati nellā€™area del sisma.

Ā«Eā€™ previsto un bando unico a livello regionale ā€“ ha precisato Tomei ā€“ che dovrebbe aprire in autunno. Si potrĆ  ottenere un contributo fino a un massimo di due milioni di euro sui lavori di ripristino effettuati giĆ  a partire dalla prima scossa del 20 maggio. Purtroppo questa linea di finanziamento non copre i danni ai prodotti agricoli come le forme di parmigiano reggiano o lā€™aceto balsamico per i quali finora non ĆØ prevista alcuna copertura con il rischio di mettere in ginocchio intere filiereĀ».

Dalle stime dei danni, infatti, risulta che al netto delle vendite delle forme danneggiate e dei contributi di solidarietĆ , il danno ammonta a quasi 90 milioni di euro.

Ā«Un emendamento al decreto sulla ricostruzione ā€“ ha sottolineato Tomei ā€“ tuttora in discussione prevede risorse pari a 65 milioni proprio per far fronte ai danni delle produzioni Igp, come lā€™aceto, e Dop, come il parmigiano reggiano. Ci auguriamo che questa modifica rimanga nel testo definitivo possibilmente con un incremento delle risorse previsteĀ».

Un altro emendamento prevede risorse anche per i danni ai Consorzi di bonifica.

Previsti anche un accesso al credito agevolato e deroghe sugli obblighi a favore delle imprese colpite che avevano ottenuto i contributi del Piano rurale.
















Ultime notizie