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Modena: tributo a Woody Guthrie

Con un tributo di musica e parole intitolato “Nel mio cuore ti sento ancora cantare”, sabato 14 luglio alle 21 ai Giardini ducali Modena si ricorda Woody Guthrie: padre della canzone di denuncia sociale, cantore dei profughi della Grande depressione americana, ispiratore tra gli altri di Dylan, Springsteen e U2. A Modena, nel 2013, verrà dedicato a Guthrie un monumento: una elaborazione grafica ad opera di Filippo Partesotti, del verso This Land Is Your Land (Questa terra è la tua terra) che dà il titolo a una delle canzoni più famose dell’artista americano. Sul palco dei Giardini ducali il 14 luglio si alterneranno intellettuali e studiosi di musica e letteratura americana come Alessandro Portelli, Alessandro Carrera e Franco Minganti, e musicisti come i Modena City Ramblers, Maurizio Bettelli, Maurizio Solieri, Graziano Romani e altri. Appartiene a entrambe le categorie l’ideatore e direttore artistico della serata, Maurizio Bettelli, che è musicista e allo stesso tempo curatore e traduttore dell’edizione italiana delle “Canzoni di Woody Guthrie” (Feltrinelli editore, 2008) oltre che autore di tante canzoni dei Nomadi.

“Ci sembra importante ricordare una figura fondativa della musica, della poesia e della canzone popolare americana che ha segnato l’immaginario collettivo di un paese – spiega l’assessore alla Cultura di Modena Roberto Alperoli – al punto che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha cantato insieme a Bruce Springsteen la sua ‘This land is your land’. Guthrie, che con la musica combatteva una battaglia di trasformazione sociale, è portatore di quei valori di impegno, solidarietà, responsabilità verso gli altri e attenzione per gli ultimi di cui abbiamo ferocemente bisogno in un’epoca di crisi economica e morale globale come la nostra”, prosegue l’assessore. “Proprio per queste ragioni crediamo sia importante e utile che, anche con un’installazione artistica, entri a far parte della geografia culturale della città di Modena, una città che ha avuto e ha un rapporto molto stretto con la musica e che oggi porta il suo cuore, l’amore per la sua terra e le sue radici, oltre l’ostacolo del terremoto”.

Alla serata tributo, organizzata dal Comune di Modena in collaborazione con il Museo civico archeologico cittadino che ha intitolato “This land is your land” una serie di incontri, eventi e mostre, partecipano Maurizio Bettelli, Lele Borghi, Alessandro Carrera, Massimiliano Frignani, Mandolin Bros, Franco Minganti, Modena City Ramblers, Marco Ongaro, Dave Padovani, Andrea Parodi, Alessandro Portelli, Graziano Romani, Claudio Sanfilippo, Gustavo Savino, Maurizio Solieri e Gianluca Tagliavini.

Woody Guthrie, nato a Okemah in Oklahoma il 14 luglio 1912 e morto a New York il 3 ottobre 1967, è stato poeta, musicista, romanziere e disegnatore. Un intellettuale che ha percorso trasversalmente dottrine e filosofie, tecniche narrative e generi musicali, raccontando l’altra faccia del Sogno Americano, fatta di sofferenze, emarginazioni e soprusi, ma anche di storie d’amore e filastrocche per bambini. Ha ispirato il movimento del Folk revival degli anni ’60 e ha segnato la via ad artisti come Pete Seeger, Phil Ochs, Bob Dylan, The Band, Bruce Springsteen, U2, Ani Di Franco, Billy Bragg e altri ancora che verranno.

“Un occasione per rileggere i tempi che stiamo vivendo alla luce delle parole e delle note di uno dei più grandi cantori dell’altra faccia del sogno americano” con queste parole Maurizio Bettelli rilancia l’attualità e la modernità di un personaggio che ha ancora parecchie cose da raccontare.

Il tributo a Woody Guthrie, nell’ambito dell’Estate modenese, è realizzato in collaborazione con Fondazione cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera, con il contributo di “Piacere Modena” e Banca popolare dell’Emilia Romagna.
















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