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Lista civica Per Maranello: “Un giugno maranellese sempre più incolore”

“Un giugno maranellese sempre più incolore”: così Barbolini Luca e Zannoni Emilio della lista civica “Per Maranello” bollano la kermesse organizzata in piazza Libertà nel mese di giugno dall’amministrazione Comunale, che, in un passato sempre più lontano, richiamava, anche soprattutto per la qualità degli eventi offerti, visitatori da tutta la Provincia; negli ultimi anni – fanno notare Barbolini e Zannoni – gli eventi del giugno maranellese sono poco frequentati anche dagli stessi maranellesi.

La ragione di questo decadimento – evidenziano Barbolini e Zannoni – risiede innanzitutto nel fatto che a Maranello la kermesse estiva viene progettata e gestita esclusivamente dal Comune, che per l’occasione assume la denominazione di Consorzio Maranello Terra del Mito; senza il coivolgimento attivo dell’intera comunità, a cominciare dai commercianti, il giugno maranellese si è ridotto a una sorta di mercato paesano con qualche bancarella e alcuni spettacoli di basso livello.

Se il giugno maranellese continua ad essere poco attrattivo  fuori comune e, di fatto, escluso ai turisti oramai confinati nell’area di via Dino Ferrari  – si chiede la lista civica – Sindaco e giunta come possono ancora pensare che i commercianti investino tempo e denaro per una manifestazione che, da troppo tempo, non riesce ad essere da volano per l’economia locale.

É risultato particolarmente stucchevole il tentativo di Sindaco e Giunta – osservano Barbolini e Zannoni – di mascherare la pochezza del giugno maranellese con la scusa di una voluta sobrietà a seguito degli eventi sismici di maggio. Viceversa, per molti comuni le iniziative estive sono state e sono l’occasione per coinvolgere il numero maggiore di persone con l’obiettivo di reperire fondi a sostegno della ricostruzione dei comuni della bassa. Gli 11.000 euro raccolti nel mese di giugno e sbandierati da Sindaco e Giunta rappresentano di fatto una cifra esigua e la gran parte non riconducibili al giugno maranellese. I fondi legati alla kermesse cittadina sono soltanto i 2.500 euro provenienti dalla vendita di magliette della notte rossa; le altre risorse per arrivare agli 11.000 euro provengono da altre fonti, come i 5.800 euro donati dal Sindaco del Principato di Monaco. Giovedì scorso, per fare un esempio, il Comune di Modena ha tenuto al parco Ferrari un concerto pro terremotati richiamando gente da tutta la Provincia. L’annullamento della notte rossa prevista a Maranello per sabato 16 giugno si è, pertanto, rilevato una scelta miope che, oltre ad aver penalizzato i maranellesi, ha sottratto la possibilità di raccogliere risorse per i terremotati.

Parecchie critiche all’Amministrazione  – continuano  i due esponenti della lista civica – sono piovute anche in occasione della sfilata di moda di venerdì 22 giugno in piazza Libertà, iniziata alle ore 22.45, quando la gran parte delle persone, soprattutto le famiglie con bambini e anziani, erano tornate a casa per l’ora tarda; la sfilata di moda, peraltro, non è poi stata neppure completata per la presenza di scarso pubblico. Le cene di gala intorno al palco si sono trasformate in un flop, in quanto, oltre ad avere avuto poca adesione, soprattutto per l’alto costo,  hanno di fatto ritardato l’inizio degli spettacoli, come nel caso della stessa sfilata di moda.

L’evento con i comici di Zelig, che poteva rappresentare un’occasione per richiamare tanta gente anche da fuori comune, è stato tenuto di lunedì, perdendo in questo modo il grande pubblico.

I maranellesi avrebbero diritto – concludono Barbolini e Zannoni –  a un giugno maranellese di migliore qualità, anche in ragione del fatto che pagano più tasse rispetto ai comuni limitrofi. Con l’applicazione dell’aliquota IMU dello 0,5%  sulla prima casa a Maranello si versa nella casse comunali decisamente di più rispetto ai comuni limitrofi, come Fiorano e Sassuolo, dove per l’IMU è applicato lo 0,4%.

L’impressione è che Sindaco e Giunta, più che investire nel giugno maranellese, preferiscano spendere per la promozione della biblioteca comunale, promuovendo incontri per pochi intimi, così come alcuni anni fa organizzavano di continuo eventi presso la villa Rangoni Macchiavelli, poi improvvisamente abbandonata, dopo averci speso tanti soldi pubblici.
















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