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Manfredini e Menani (Lega) su sospetto commercio clandestino dei generi alimentari donati agli sfollati

Un sospetto commercio clandestino dei generi alimentari donati agli sfollati. A lanciare l’allarme sono il capogruppo leghista in consiglio regionale Mauro Manfredini e il vicesindaco di Sassuolo Francesco Menani che chiedono “attenti e adeguati controlli sulla destinazione e l’utilizzo della merce stoccata nei campi, per l’80 per cento popolati da extracomunitari, molti dei quali risulterebbero non sempre collaborativi e troppo spesso propensi a pretendere piuttosto che a dare il proprio contributo all’aiuto collettivo”.

L’ultimo caso risalirebbe a ieri, quando il responsabile di un campo di Rovereto ha segnalato la “totale mancanza di collaborazione e disponibilità nelle operazioni di carico-scarico merce che avrebbero mostrato gli extracomunitari ospiti della struttura”. Sempre ieri volontari hanno portato aiuti ad alcuni nuclei familiari che hanno raccontato di essere ‘fuggiti’ da un campo di Mirandola per “le minacce ricevute da alcuni extracomunitari” che “sarebbero arrivati a impugnare i coltelli”. Manfredini e Menani riportano anche notizie di segnalazioni di “risse nei campi” e di “molteplici casi di atteggiamenti ostili da parte della popolazione immigrata presente nei campi”. Tra le altre cose qualche volontario ha raccontato di “richieste di aiuti sovradimensionate rispetto alle effettive esigenze dei campi” e di “merce che sembra sparita nello spazio di una notte, con il sospetto che possa essere oggetto di un lucroso commercio clandestino alle spalle di chi non ha più né casa né lavoro”.

“La nostra gente – dice Manfredini – è minacciata dall’intollerabile comportamento di chi, ancora una volta, avanza solo pretese e nemmeno nelle situazioni di emergenza mostra un guizzo di umana solidarietà. Servono controlli accurati e la politica della tolleranza zero. Nessuna deroga al rispetto delle regole di normale e civile convivenza, tanto più nei campi, dove la situazione è già di per sé difficile”.

“La gente Emiliana – sottolinea il vicesindaco Menani – si dimostra solidale, umile, motivata a ricostruire e pronta a offrire tutto il proprio aiuto e la propria collaborazione. Per l’ennesima volta costatiamo invece che una certa immigrazione è capace solo di pretendere senza offrire la benché minima disponibilità a collaborare. La convivenza è sempre più difficile. Servono controlli accuratissimi e, nel caso, misure drastiche. In un momento difficile sono ancora più intollerabili simili atteggiamenti. Dobbiamo pensare alla ricostruzione, chi è qui per creare disagio, minacciare, seminare panico tra la nostra gente deve tornarsene a casa”.
















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