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Sassuolo: il bilancio di Giugno dei servizi sociali

Dopo il picco registrato nel mese di Maggio, segna un deciso calo il bilancio dell’attività dei servizi sociali del Comune di Sassuolo nel mese di Giugno.

Ammonta, infatti, a 616 il numero delle richieste effettuate da venerdì 1 a venerdì 29 giugno agli uffici di via Rocca, a fronte dei 915 del mese di maggio che aveva quasi raddoppiato l’attività di aprile (erano stati 575).

In netta diminuzione rispetto a maggio, riallineandosi sui dati di aprile, anche il numero dei cittadini che, per varie ragioni, si sono recati agli sportelli dei Servizi Sociali: sono stati 487 questo mese, di cui 319 italiani e 160 stranieri, erano stati 691 a maggio e 455 ad aprile.

Sulle motivazioni che hanno portato i cittadini di Sassuolo a rivolgersi ai Servizi Sociali nel mese di giugno, la fa nettamente da padrone il tema economico, seguito a grande distanza dalla casa e dal lavoro.

Sono state, infatti 327 le richieste riguardanti temi economici, tra i quali spiccano le 117 richieste di Bonus Sociali, e le 145 richieste di colloqui direttamente con gli assistenti sociali.

Più distanziato, dicevamo, il tema “abitare” che raggiunge le 92 richieste nel mese di giugno, tra cui spiccano le 23 domande di contributo per l’affitto e le 29 domande di alloggi Erp. Il tema lavoro, anche se naturalmente strettamente legato agli altri due grandi temi, si ferma a quota 32 richieste di cui 14 domande di tirocini formativi ed altrettante richieste di appuntamenti direttamente con l’Assessore.

“Si tratta – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Giorgio Barbieri – di tre grandi temi strettamente legati e dipendenti l’uno dall’altro. Pare persino ovvio dire che la mancanza di denaro è dovuta alla mancanza di un posto di lavoro o a forme di ammortizzatori sociali che, comunque, non riescono e non possono offrire veri e propri stipendi in grado di sostenere una famiglia. Da questo, poi, a catena arriva il problema dell’alloggio, del mutuo impossibile da sostenere o dell’affitto che non si riesce più a pagare. La diminuzione delle domande di lavoro – commenta – però mi fa temere ad una sorta di rassegnazione: non vorrei che, tra chi da tanto, troppo tempo, si trova senza un posto di lavoro, in mobilità o in cassa integrazione, inizi a farsi largo l’idea dell’impossibilità di trovarlo, la rassegnazione. Su questo l’Amministrazione comunale, assieme a tutte le forze in campo, mi riferisco ai sindacati, alle associazioni di categoria, alle imprese, devono lavorare e su questo ci dobbiamo tutti quanti impegnare perché non è con la rassegnazione al peggio che si esce dai momenti di difficoltà”.

Tornando ai dati ed alle statistiche, risulta sostanzialmente omogeneo anche il numero di richieste effettuate ai Servizi Sociali nell’arco delle quattro settimane del mese.

Sono state 107 nella prima settimana che da lunedì 4 giugno arrivava fino a venerdì 8; 127 sono invece quelle effettuate nella seconda settimana del mese (da lunedì 11 a venerdì 15 giugno); 110 la terza (da lunedì 18 a venerdì 22 giugno); 113 la quarta settimana (da lunedì 25 a venerdì 29 giugno).
















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