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Dal 1° luglio riapre la pesca a carpa e tinca nei laghi montani

Domenica 1° luglio riapre in tutta la regione Emilia Romagna la stagione di pesca alla carpa e alla tinca, dopo il periodo di divieto di un mese e mezzo mirato a consentire la riproduzione delle specie.

Nel territorio della provincia di Bologna il provvedimento riguarda il Bacino di Suviana e tutti i numerosi laghi montani (Brasimone, Santa Maria, Castel dell’Alpi, Pavana, ecc.) dove si registra la presenza significativa di questi ciprinidi.

Negli ultimi anni si è sempre più diffusa la pratica del carp-fishing per la cattura degli esemplari di carpa di grande taglia (oltre i 10 kg) che popolano le acque più profonde dei nostri laghi. In provincia di Bologna esistono “Zone a regime speciale di pesca per l’esercizio del carp-fishing” dove è consentito praticare questa attività anche durante la notte: lungo tutto il perimetro del lago nel Bacino del Brasimone (ad eccezione del tratto antistante il centro sperimentale ENEA) e in un tratto della riva sinistra a Suviana, dove il livello delle acque ha ormai raggiunto quote abituali.

Le opportunità di pesca nei nostri laghi montani comprendono anche numerose altre specie la cui cattura richiede attrezzature più tradizionali, come la pesca del luccio che raccoglie molti appassionati a Suviana, Castel dell’Alpi e Santa Maria.

La regolamentazione della pesca nei laghi montani e collinari è semplice: si pesca con una sola canna armata con un solo amo; sono consentite tutte le esche ad eccezione del pesciolino vivo o morto, si può anche pasturare ma senza superare 1 kg al giorno di pastura.

Solo chi intende praticare la pesca alla trota con l’obiettivo di trattenere gli esemplari eventualmente catturati deve munirsi preventivamente anche del tesserino per la pesca controllata in distribuzione gratuita in tutti i Comuni a sud della via Emilia.

 
















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