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Inaugurato stamattina il congresso internazionale dedicato alla Meccatronica all’Università degli Studi di Modena e Reggio

E’ stato inaugurato oggi “The 7th FPNI PhD Symposium on FluidPower”, un evento ospitato quest’anno dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Fino a sabato 30 giugno Reggio Emilia accoglie oltre 200 giovani ricercatori, studenti di dottorato di ricerca e ricercatori industriali impegnati a presentare le più avanzate ricerche nel settore dell’oleodinamica applicata e della meccatronica.

Il congresso, che si svolge presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si è aperto con i saluti del Magnifico Rettore, Aldo Tomasi, del presidente di Reggio Emilia Innovazione, Aimone Storchi, dell’assessore comunale Paolo Gandolfi, dell’assessore provinciale Marco Fantini e di don Francesco Avanzi, Responsabile diocesano della Pastorale universitaria della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, in rappresentanza del Vescovo, che hanno dato il benvenuto ai giovani ricercatori impegnati a livello internazionale a confrontarsi e a scambiarsi esperienze e conoscenze nel settore della oleodinamica applicata al campo dell’agricoltura, della cantieristica, delle macchine per agricoltura, per il movimento terra e per il settore costruzioni.

Un congresso con cadenza biennale, la cui ultima edizione nel 2010 si è svolta presso la Purdue University nell’Indiana (USA) che ha visto uscire vincitrice una giovanissima ricercatrice reggiana, Federica Franzoni, per il miglior progetto di dottorato. A distanza di due anni Federica, oggi ingegnere presso l’azienda reggiana Brevini Fluid Power S.p.A., si ripresenta, insieme al collega Andrea Lucchi, con una nuova ricerca che speriamo possa ripetere il successo di due anni fa.

“Lo svolgimento di questo importante congresso nella nostra Università rappresenta il riconoscimento internazionale della nostra attività – ha spiegato il rettore Aldo Tomasi – in grado di sviluppare elevate competenze che si esprimono attraverso un’offerta didattica di qualità per il territorio. Il valore di questa iniziativa è rappresentato dalla capacità dell’Università di attrarre e valorizzare tanti giovani talenti provenienti da tutto il mondo e di metterli in relazione con le eccellenze, i centri di ricerca e le aziende locali in uno scambio costruttivo di esperienze e conoscenze che porterà beneficio a tutta la città”.

Il Symposium, che ospiterà circa 50 presentazioni orali, rappresenta un importante momento di approfondimento tecnico-scientifico per specialisti del settore della ricerca, ma anche una straordinaria occasione per mostrare il buon livello qualitativo delle attività prodotte dalla Scuola reggiana, cuore dell’oleodinamica italiana.

“Un’occasione importante per fare sistema, in cui l’Università è finalmente in grado di rispondere ai bisogni concreti delle aziende – ha spiegato il professor Massimo Milani, chairman del Symposium – diventando artefice della relazione tra mondo della ricerca e mondo produttivo tramite un ponte tecnologico in grado di aiutare sviluppare ricerca per l’innovazione di prodotto e vincere la difficile sfida dei mercati internazionali”.

Un saluto e un augurio di buon lavoro è arrivato anche dalle Istituzioni civili e religiose che hanno voluto essere presenti questa mattina per accogliere i giovani ricercatori riuniti a Reggio.

L’assessore comunale Paolo Gandolfi e l’assessore provinciale Marco Fantini hanno ringraziato l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il rettore Tomasi e il prof. Massimo Milani, Reggio Emilia Innovazione e Industriali Reggio Emilia per aver organizzato l’importante simposio internazionale e si sono detti orgogliosi di ospitare questa importante iniziativa che porta prestigio, cultura e conoscenza alle imprese del territorio e alla città, quindi hanno augurato ai giovani di godere in pieno della cultura e dell’ospitalità della nostra provincia”.

In particolare don Francesco Avanzi, Responsabile diocesano della Pastorale universitaria della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, cha portato i saluti del vescovo mons. Adriano Caprioli, e ha sottolineato l’importanza della scuola, dell’università, dei centri di formazione: “sono luoghi dove far crescere i nostri giovani, dove scommettere sulla cultura e sul futuro della nostra città di Reggio. Luoghi in cui fare ricerca di alto livello, che va oltre la cultura dell’effimero e che entra poi nel tessuto della città attraverso la presenza di aziende locali”.

Infine Aimone Storchi, presidente di REI che sostiene e promuove, insieme a Industriali Reggio Emilia, l’evento ha sottolineato “Questo congresso rappresenta la sintesi di un importante lavoro di integrazione ad opera delle Istituzioni, dell’Università e delle aziende che Reggio Emilia Innovazione, per il proprio settore di attività, si propone di coordinare secondo un piano organico che unisca e metta a valore le nostre competenze migliori per promuoverle, come meritano, anche all’estero”.

La prima giornata di lavori proseguirà nel pomeriggio con una visita guidata presso il Test Department di Walvoil, recentemente accreditato all’interno della rete Laboratori Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, piattaforma ‘Meccanica e Materiali’ con specializzazione in oleodinamica e meccatronica. Un laboratorio di eccellenza sul territorio al servizio dell’industria, testimonianza del profondo legame tra Ricerca in Azienda ed Università. La serata si concluderà con un “Welcome event” organizzato da Casappa e da Walvoil, aziende partner, presso un noto ristorante della città.

I lavori congressuali continueranno nella giornata di domani con un ricco calendario di presentazione di ricerche e studi, mentre alla sera i congressisti saranno ospitati per una cena di gala al Golf Club Matilde di Canossa a San Bartolomeo.
















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