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Anziani: il San Giovanni Bosco di Modena a una fondazione

La gestione dei servizi socio-sanitari della casa di residenza e del centro diurno per anziani non autosufficienti San Giovanni Bosco dal primo luglio sarà affidata alla fondazione Pia casa sant’Anna e santa Luigia. Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di lunedì 18 giugno ha approvato all’unanimità i contenuti e gli indirizzi programmatici dell’accordo stipulato tra fondazione e Comune di Modena che concede il diritto di superficie e la gestione dell’immobile per i prossimi 40 anni a fronte di un importo pari a 3 milioni e 10 mila euro più Iva.

“L’accordo nasce dalla volontà di mantenere il livello raggiunto di servizi residenziali e semiresidenziali a favore di anziani non autosufficienti nonostante i vincoli normativi entrati in vigore negli ultimi anni – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti – in particolare, in seguito alle norme relative al personale e ai vincoli economici che impediscono all’ente locale le sostituzioni nei servizi che gestisce. Ricorrere a nuove modalità gestionali dei servizi a gestione diretta è stata l’unica possibilità per superare i limiti imposti continuando a mantenere in capo al Comune le funzioni di accesso, programmazione e controllo, soprattutto di quei servizi rivolti a soggetti fragili. Inoltre, l’accordo si tradurrà in un risparmio economico per il Comune che non graverà sui singoli dipendenti ma inciderà sulla spesa complessiva per il personale”, ha concluso l’assessore.

Il soggetto affidatario è stato individuato in una Conferenza dei servizi alla quale sono stati invitati a partecipare fondazioni ed ex Ipab attivi sul territorio, tra i quali la fondazione Pia casa sant’Anna e santa Luigia si è resa disponibile alla stipula dell’accordo. La fondazione sarà vincolata a mantenere la destinazione della struttura di via Morselli a servizio socio-assistenziale per l’intera durata dell’accordo.

L’immobile, strutturato su diversi livelli per circa 4 mila metri quadrati, ospita attualmente 63 anziani e la capienza può essere elevata fino a un massimo di 70 ospiti residenziali. Il centro diurno accoglie 16 anziani e può ospitare fino a un massimo di 25 utenti. L’edificio attualmente è oggetto di interventi di manutenzione straordinaria che il Comune completerà entro il 30 giugno. Per le opere di ristrutturazione non ancora eseguite, l’Amministrazione si impegna alla progettazione esecutiva, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza, oltre che a predisporre i procedimenti per l’assegnazione dei lavori con costi a carico della fondazione.

Inoltre, la fondazione si impegna a gestire la struttura in base agli Accordi di indirizzo e attraverso i Contratti di servizio definiti con l’Amministrazione comunale. La definizione dell’accesso ai posti residenziali e semiresidenziali rimane in capo al Comune, così come la definizione delle rette e il livello qualitativo delle prestazioni. Per la gestione del servizio, la fondazione verrà remunerata dall’Amministrazione secondo i parametri previsti dalla Regione Emilia-Romagna e, in base all’accordo, assumerà gli operatori socio-sanitari attualmente alle dipendenze dell’Amministrazione a tempo determinato, impegnandosi a trasformare i contratti a tempo indeterminato in caso di superamento del periodo di prova. A vigilare sull’esecuzione dell’accordo sarà una Commissione tecnica di vigilanza formata a da cinque membri per i quali non è previsto compenso e da un Collegio composto da tre persone che ugualmente agiranno a titolo gratuito (il sindaco o un suo delegato come presidente, il presidente della fondazione o un suo delegato e un membro scelto di comune accordo), mentre tutte le spese notarili di cessione saranno a carico della fondazione.
















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