giovedì, 28 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCarpiIl Consiglio comunale di Carpi approva la nascita di ForModena




Il Consiglio comunale di Carpi approva la nascita di ForModena

Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 3 maggio ha approvato con il voto favorevole di Pd, ApC, Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc e Idv e con l’astensione di PdL, Lega nord e Fli la nascita di ForModena, società consortile a responsabilità limitata che riunirà Modena Formazione, Carpiformazione e Iride formazione (quest’ultima operante nell’area nord della provincia). Il Consiglio ha approvato giovedì scorso la delibera che prevede la definizione dell’assetto societario di ForModena scarl, l’unificazione di Carpiformazione con le altre due società e il cambio di ragione sociale e denominazione, oltre a dare l’ok allo statuto e al testo dei patti parasociali della nuova società.

“L’operazione – ha spiegato l’assessore all’Economia Simone Morelli in aula – ha l’obiettivo politico di mettere in atto una maggiore sinergia del sistema formativo provinciale pubblico e portare a una miglior efficacia delle risorse pubbliche destinate alla formazione professionale. Il nuovo soggetto che risulterà dall’aggregazione continuerà a presidiare le aree di attività sulle quali le tre società si sono specializzate nel corso degli anni, per Carpi ovviamente il tessile-abbigliamento”. L’unificazione avverrà mediante l’ingresso dell’Unione dei Comuni modenesi area nord nella compagine sociale di Modena Formazione e l’incremento della partecipazione del Comune di Carpi nella stessa Modena Formazione (dal 3 al 10%). La messa in liquidazione di Carpiformazione si completerà una volta conclusi i progetti formativi attualmente in corso. La nuova società avrà un Comitato Strategico e un Comitato d’Area e un capitale di 774mila euro, e fra i propri soci il Comune di Modena, il Comune di Carpi, l’Unione dei Comuni modenesi area nord, i Comuni di Vignola e Pavullo, l’Università di Modena e Reggio Emilia e le Aziende Policlinico e USL di Modena. “In provincia di Modena – ha detto ancora Morelli – ci sono 22 enti accreditati sulla formazione professionale, e 172 in regione. In ForModena, che manterrà una sede carpigiana, porteremo l’esperienza accumulata in tanti anni da Carpiformazione e le esigenze territoriali carpigiane, un’esperienza che ha visto triplicare gli asset privati in pochi anni, arrivati ora al 31% Ricordo infine che questa operazione non prevede nessun licenziamento tra i dipendenti di Carpiformazione e che si prevede di coinvolgere l’Unione nella governance futura di questo soggetto. Sinergie come quelle che si sono realizzate con il progetto Carpi Fashion System e che sono servite a creare una vera rete territoriale che ha attirato bandi e fondi, in un’ottica di filiera lunga di sistema regionale. Il 70-80 per cento di chi esce da Carpiformazione entro sei mesi dalla fine dei corsi – ha concluso – trova un lavoro”. L’assessore Morelli, su richiesta del capogruppo PdL Roberto Andreoli, ha poi chiarito che il Consiglio di amministrazione di ForModena resterà in carica tre anni e conterà su 5 membri nominati dall’assemblea dei soci, 1 di Carpi, 2 di Modena, 1 dell’area nord e l’ultimo in rappresentanza delle Aziende Usl e Policlinico.

Il dibattito su questa importante delibera è stato aperto da Federica Gualandi, consigliera leghista indipendente, che ha ricordato i disagi subiti dai dipendenti di Carpiformazione per gli spostamenti conseguenti a questa decisione. Lorenzo Paluan, capogruppo di Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc e Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, hanno entrambi sottolineato le positività contenute nella decisione di andare verso questa fusione, spiegando il primo però come sia necessario mantenere un’attività di comunicazione costante tra il nuovo soggetto e il Consiglio comunale e la seconda rammentando come sia importante mantenere invece la capacità decisionale a Carpi e come lo sbocco finale di chi frequenterà i corsi debba essere la produzione tessile di qualità. Rispetto alle caratteristiche passate (di Carpiformazione) e future (di ForModena) si sono espressi due consiglieri del Pd, Francesca Cocozza e Bruno Pompeo, sottolineando la prima il ruolo svolto dalle lavoratrici dell’ente in tutti questi anni e il secondo la necessità di dare vita a corsi promossi in prima persona dalle imprese in base alle loro esigenze, in nome di una formazione professionale di qualità “che rimane sul territorio e mantiene la capacità di garantirsi risorse pubbliche ed europee”. E se Andrea Bizzarri (capogruppo Idv) ha spiegato invece come il tessile non possa più bastare per il futuro del nostro distretto e siano necessari maggiori attività formative riguardanti le nuove tecnologie Roberto Andreoli dal canto suo ha affermato che già nel 2014 con il venir meno dei Fondi europei il nuovo soggetto non avrebbe di che sopravvivere: “e dunque dire oggi che si salvano tutti i posti di lavoro non significa che nel breve volgere di qualche anno non si debba poi licenziare. Questo – ha detto Andreoli – ci sembra un tentativo di cui non sappiamo se andrà a buon fine, bisogna essere chiari e trasparenti. Nel 2010 il volume di affari totale delle tre società è stato di 3,2 milioni di euro, nel 2013-15 si prevede sarà di 1,8 milioni e per entrare nel nuovo soggetto il Comune spenderà 51 mila euro per aumentare le sue quote”. Andreoli ha poi eccepito sul fatto che si intendesse garantire al Presidente del cda di ForModena e al suo Collegio sindacale uno stipendio “massimo di diecimila euro ma comunque uno stipendio”. Positivo è stato infine il giudizio espresso nel merito di questa scelta da Maria Viola Baisi (Pd), prima che il Direttore generale del Comune Giordano Corradini precisasse che il Presidente del cda della nuova società consortile guadagnerà sì uno stipendio “ma solo se avrà un ruolo attivo in essa e non sarà un dirigente o un amministratore pubblico. Per quello che riguarda i Sindaci revisori esistono invece tabelle professionali da rispettare”.

L’assessore Morelli in sede di replica ha poi precisato che “la società in seguito alla fusione è più forte e per il Presidente i comuni soci hanno stabilito un range di compenso che va fino a 10mila euro. Il Comune di Carpi ha chiesto, in continuità con la propria esperienza, di azzerare questo compenso quando entrerà a regime la nuova società. Nel 2013 il Fondo sociale europeo si estinguerà ma l’Unione Europea sta riprogrammando per il futuro un nuovo Fondo. Di fatto all’oggi non c’è stato alcun licenziamento ed è stata mantenuta così come chiesto da associazioni e sindacati la governance sul territorio, la sede e la possibilità di fare formazione qualificata al tessile. La Provincia di Modena anche grazie al progetto Carpi Fashion System – ha concluso – sta supportando l’azione del distretto e si impegnerà ancora a sostenerla”.
















Ultime notizie