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F1, GP di Spagna: gara di casa per Alonso

In questo fine settimana la Formula 1 approda sul circuito di Catalunya per il Gran Premio di Spagna. Considerato come l’inizio della stagione europea, utilizzando un’espressione che risale ai tempi in cui la maggior parte delle gare veniva disputata nel “Vecchio Continente”, dopo un breve inizio e con un finale oltreoceano. Oggi è molto diverso, con solo otto delle venti gare in calendario programmate in Europa. Dopo un frenetico inizio di Campionato, con quattro Gran Premi in appena cinque settimane, il weekend spagnolo rappresenta un nuovo inizio per le dodici squadre iscritte al Mondiale, anche per effetto del test in stagione appena concluso. La scorsa settimana, insieme ad altre dieci squadre, la Scuderia Ferrari ha infatti girato per tre giorni sul circuito del Mugello, per prepararsi all’appuntamento spagnolo ed al prosieguo della stagione. Il test del Mugello è stata un’occasione preziosa per analizzare tutte le difficoltà della F2012 ed ottimizzare il lavoro di quanti a Maranello sono impegnati allo scopo di migliorare la vettura per le prossime gare.

A parte gli aggiornamenti valutati al Mugello e le nuovi componenti in arrivo a Barcellona, ​​in questo fine settimana Fernando Alonso sa di poter contare anche sul supporto del pubblico di casa, quando si troverà a lottare per colmare il gap di dieci punti che lo separa dal leader del Campionato Piloti. “Correre in Spagna è qualcosa di unico per me, che provo solo due volte all’anno, a Barcellona e Valencia” ha dichiarato il pilota di Oviedo. “E ‘una sensazione che amo particolarmente, con il supporto della gente in tribuna e quello che sento in tutto il Paese, già al mio arrivo in aeroporto o guardando i notiziari in televisione. Durante questo fine settimana ricevo molte attenzioni e tutti quelli che incontro mi augurano il meglio. E’ una sensazione molto bella, che lo rende un weekend speciale. Il sostegno del pubblico è importante, perché quando senti tanta emozione e aspettativa rivolta nei tuoi confronti e in quelli di tutta la squadra cerchi di fare il massimo, prestando la massima attenzione ad ogni dettaglio, sia sulla macchina che in gara”.

Alonso ha anche dichiarato che come primo passo per tornare ad essere competitivi in questo fine settimana la F2012 deve essere in grado di entrare senza problemi nei primi dieci durante le qualifiche del sabato. Forse il pubblico di casa potrà aiutare: “Il Gran Premio di casa ti fa dare il massimo, di da una motivazione extra quando fai il giro cronometrato perché presti maggiore attenzione a tutto” ha affermato Fernando. “Quando si guida la macchina in pista ti accorgi dei tifosi e senti il loro sostegno, in particolare nei primi giri durante le prove libere del venerdì e del sabato, quando sei un po’ più rilassato e hai modo di salutare la tribuna e vedi i tifosi, le loro bandiere e la loro emozione. Anche durante il giro lento che segue la fine della gara di domenica, comunque sia andata, è possibile percepire la felicità delle persone, dopo aver trascorso un grande fine settimana di motori, fuori e dentro la pista, perché intorno al circuito vengono organizzate numerose attività. Penso che per chiunque l’esperienza di essere lì sia una grande emozione, soprattutto per le persone che vedono un Gran Premio per la prima volta e per un pilota è importante poter condividere questa esperienza con loro”.

Alonso ha vinto la sua gara di casa solo una volta, ma ha conquistato due vittorie a Monza, l’ultima nel 2010 al volante di una Ferrari, la gara di casa per la squadra. Fernando vede alcune analogie tra le sensazioni generate da queste vittorie. “Penso che le emozioni, molto simili tra loro, offerte da queste due vittorie, non si possono provare in altre gare. Con ogni probabilità l’emozione di vincere la gara a Barcellona nel 2006 è stata la più bella che io abbia mai provato, sapendo di aver ottenuto qualcosa di davvero speciale e riuscendo a percepire la felicità della folla. Dopo tutta la tensione del weekend se poi la domenica vinci viene fuori tutta l’adrenalina, è una sensazione unica. Penso di aver provato lo stesso a Monza, per il significato che quella gara ha per la squadra e la grande passione dei tifosi. Quando vinci a Monza ti rendi conto di far parte di qualcosa di molto grande in questo sport. E’ qualcosa che ti rende ancor più orgoglioso di correre per la Ferrari. Tra le due forse correre in Spagna è più emozionante per me, perché vedere tutte le bandiere spagnole sulle tribune mi da una sensazione speciale, perché sono nel mio Paese e mi fa sentire orgoglioso di essere spagnolo. In qualche modo mi considero un portabandiera per la Spagna, perché nella recente storia del motorsport non ci sono molti piloti spagnoli che hanno avuto l’opportunità di salire sul podio, di vincere gare e campionati, per cui tutti gli spagnoli che amano i motori mi considerano un esempio da seguire, una persona da sostenere. Nel corso della mia carriera ho sempre corso con la bandiera spagnola sul casco e sono molto orgoglioso di poter rappresentare la Spagna in tutto il mondo.”

Se c’è un rumore più insistente di quello dei motori intorno alla pista Catalunya quello è il coro della folla che intona senza sosta: “Alonso, Alonso …”. Fernando stesso ammette che la popolarità ha i suoi effetti: “C’è un piccolo prezzo da pagare quando si corre a casa e si è popolari” ha spiegato. “Si crea uno stress che non permette di rilassarsi completamente, perché in tanti ti chiedono di fare foto e firmare autografi e poi ci sono numerosi impegni extra, all’interno del paddock con gli sponsor ed all’esterno con i tifosi. Devi solo riuscire a gestire tutto nel modo migliore”. Alonso si aspetta un caloroso supporto dal pubblico di casa ma sente anche la responsabilità di dover ricambiare i tifosi dando il massimo. “Questa è la prima volta che vado al GP di Spagna come adopter dei social media come il sito web, Facebook e Twitter , e questo mi fa sentire più vicino ai fan” ha rivelato. “Non è facile per il pubblico conoscere in maniera approfondita il nostro lavoro e la nostra preparazione per le gare, quindi penso che seguendomi su Twitter si può scoprire che cosa sto pensando il sabato sera o quello che ho mangiato a colazione la domenica mattina prima della gara. Sono felice di condividere con i tifosi questi momenti, come penso sia interessante spiegare loro tutto quello che per noi è routine. Penso che si divertiranno soprattutto leggendo quelli che saranno i miei pensieri durante il Gran Premio di Spagna, perché essendo la mia gara di casa sarò molto più impegnato che altrove”.

Sul gradino più alto del podio nel 2006, Fernando qui non ha ancora vinto con una Ferrari, a differenza del compagno di squadra Felipe Massa, che a Barcellona ha vinto nel 2007, un anno prima dell’ultima vittoria spagnola del Cavallino Rampante ad oggi, ottenuta da Kimi Raikkonen. In Spagna la Scuderia ha vinto altre nove volte.
















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