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Promozione dell’attività fisica e sportiva come fattore di salute e di benessere individuale e collettivo

Favorire la crescita di una cultura che rafforzi gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica dell’attività fisica e sportiva rifuggendo, anche attraverso interventi e programmi educazionali, l’esasperazione dello spirito agonistico e la ricerca della vittoria ad ogni costo in luogo della diffusione di una formazione che porti i tecnici, gli allenatori delle squadre giovanili e i dirigenti delle società sportive a motivare e coinvolgere nelle attività tutti i bambini. E ancora, coinvolgere i cittadini con un’ampia serie di proposte in un “gioco di squadra” dove tutti collaborano al vivere in salute, sicuro, incluso e solidaristico, contrastando tensioni sociali e conflittualità diffuse derivanti dalla sempre più marcata crisi economica, combattendo la diffusione di droghe e doping in ambito sportivo.

E’ il senso dell’accordo di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna, i Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e gli Enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli, che è stato siglato questa mattina a Bologna dagli assessori regionali alle Politiche per la salute e Sport, Carlo Lusenti e Massimo Mezzetti, dal presidente regionale Coni William Reverberi, dal presidente regionale del Cip Gianni Scotti e da Vincenzo Manco, in rappresentanza degli Enti di promozione sportiva.

L’assessore Lusenti, oltre ad aver sottolineato il ruolo determinante dell’attività motoria per le condizioni fisiche, ha posto l’accento sulla promozione di “abitudini salutari che devono entrare ancor più nella mentalità di una parte della popolazione che ha un atteggiamento di completa inattività”. “Da tempo – ha aggiunto l’assessore Mezzetti – sosteniamo la trasversalità del valore di una pratica sportiva che ha a che fare non solo con la salute ma anche con l’ambiente, con il turismo, con la stessa capacità di progettare ambiti accoglienti per questo genere di attività”.

L’intesa, in sintesi, prevede un programma integrato di interventi formativi rivolto a dirigenti e istruttori delle società sportive in modo da valorizzare correttamente il loro ruolo a sostegno di un’attività motoria e sportiva sana.

La Regione metterà a disposizione docenti esperti sulle tematiche riguardanti la relazione tra sport e salute, favorendo il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, in particolare degli insegnanti di educazione fisica e delle famiglie. Inoltre si impegna, in particolare col Comitato Paralimpico, a realizzare percorsi di formazione per promuovere attività fisica a beneficio delle persone con handicap. Allo stesso modo, viale Aldo Moro offrirà le competenze del Centro regionale antidoping (con sede nell’Ausl di Modena) per contrastare l’uso di sostanze dopanti e l’abuso di farmaci e integratori.

Per attivare il programma di formazione, la Regione ha riservato un finanziamento di 50.000 euro da dedicare a corsi rivolti a dirigenti e allenatori. Il Coni, il Cip e gli Enti di promozione sportiva, da parte loro, con l’accordo si impegnano a favorire l’aumento del numero di associazioni che offrono opportunità di attività fisica sul territorio, incrementando le occasioni a disposizione della popolazione con attività nei parchi, pedibus, gruppi di cammino, attività nell’ambito del progetto definito “prescrizione dell’esercizio fisico come farmaco” (vedi scheda a parte).

Iniziative di questo tenore sono già state avviate nel 2011: in 25 Centri di aggregazione per anziani sono in corso progetti di promozione dell’attività fisica, come gruppi di cammino che hanno visto la partecipazione di circa 2.500 persone; in diversi parchi cittadini (in particolare a Bologna) sono stati realizzati “percorsi vita” speciali per fare camminare le persone alla velocità adatta alla loro salute, previa valutazione della performance individuale; sempre a Bologna, con la collaborazione tra Ausl, amministrazioni pubbliche, Ordine dei medici, Farmacie comunali, media e associazioni sportive, è stato realizzato il progetto “Pillole di movimento” (voucher per attività fisica a gratuita in centri Uisp).

L’impegno della Regione Emilia-Romagna

L’inattività fisica è, insieme al fumo di sigaretta, il più importante fattore di rischio per le principali malattie causa di morte e disabilità oggi in Italia. In particolare si calcola che sia responsabile del 30% delle malattie ischemiche cardiache, del 27% dei casi di diabete, del 21–25% di tumori del colon e del seno; inoltre è ormai ampliamente dimostrato che praticare attività fisica migliora l’umore e contrasta gli stati depressivi. È perciò necessario offrire a ogni persona la possibilità di svolgere ogni giorno almeno i 30 minuti di attività fisica moderata raccomandati dall’OMS per la popolazione adulta per mantenere la buona salute.

1) Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna ha ridefinito dal 2004 la rete organizzativa dei Servizi di medicina dello sport delle Aziende Usl allargando il loro orizzonte verso concetti più ampi di tutela della salute dei praticanti sportivi e, soprattutto, impegnandoli nei programmi di promozione dell’attività fisica nella popolazione generale, e in particolare nei giovani. Dal 2008, inoltre, è iniziata la sperimentazione della prescrizione dell’esercizio fisico in gruppi di persone con fattori di rischio o malattie conclamate.

2) La Regione ha previsto la gratuità delle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva anche non agonistiche per i minori e per i disabili di ogni età; ha istituito e diffuso il “libretto sanitario dello sportivo” per raccogliere in un unico documento le certificazioni agonistiche e non, accompagnando così l’atleta lungo il suo percorso di attività sportiva, evitando certificazioni ripetute e costi per le famiglie.

3) Dal 2008 la Regione (Assessorati Sport e Politiche per la salute) ha assegnato con bandi regionali contributi per un valore di circa 500.000 euro all’anno a supporto di iniziative e interventi di sostegno e promozione dell’attività fisica e dello sport; in particolare negli ultimi anni, questi contributi sono stati finalizzati a interventi volti a contrastare l’abbandono precoce dello sport da parte dei giovani e a sostenere iniziative di sport per le persone diversamente abili.

Il Piano regionale della Prevenzione 2010-2012 ha rilanciato l’impegno: con 8 specifici progetti a valenza regionale avvia iniziative intersettoriali in molti ambiti, con il duplice fine di diffondere la cultura della vita attiva come strumento fondamentale per il benessere fisico e psichico dei cittadini, e di creare reti e alleanze tra il sistema sanitario e gli altri settori della società, per incentivare tutte le persone adulte a svolgere almeno 30 minuti di attività fisica moderata al giorno e sostenere nei bambini e nei ragazzi l’abitudine all’esercizio fisico e allo sport per la salute.

grafico sull’attività fisica in Emilia Romagna
















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