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Sito Dpl, l’on. Miglioli scrive al ministro Fornero

La ragione ufficiale è quella di una “rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali”, eppure i siti delle diverse Dpl italiane sono quanto di più variegato: Ivano Miglioli chiede quindi al ministro se sia a conoscenza della chiusura del sito modenese e delle ragioni per cui è stata adottata. Chiede, inoltre, se e quali oneri siano a carico del ministero per il sito modenese e quanto costa, invece, il funzionamento di quello ufficiale nazionale.

Il caso della chiusura del sito “dplmodena.it” approda sul tavolo del ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero: il parlamentare del Pd Ivano Miglioli, membro della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, ha infatti deciso di presentare in proposito una interrogazione urgente a risposta in Commissione. Miglioli è il primo firmatario, ma il testo della interrogazione è stato sottoscritto da tutti i parlamentari Pd della Commissione Lavoro della Camera. La decisione della chiusura del sito della Direzione provinciale del lavoro di Modena è arrivata il 5 aprile scorso annunciata direttamente dal segretario generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che, ufficialmente, ha fatto riferimento alla necessità di garantire “una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali”. Miglioli, nel testo della interrogazione, ricorda l’apprezzamento che il sito dal 2001 a oggi è riuscito a guadagnarsi: è stato visitato, in questi anni, da ben 18 milioni di utenti e nel febbraio dello scorso anno è, addirittura, stato al centro di un convegno specifico organizzato proprio in occasione dei primi dieci anni di attività. Unanime è il riconoscimento della sua utilità da parte delle istituzioni e delle parti sociali: il sito, infatti, nel tempo, è stato capace di distinguersi per il costante aggiornamento su tutte le novità in materia di lavoro. Raccoglieva, infatti, non solo la normativa, ma anche le sentenze della giurisprudenza e le prese di posizione della dottrina. Quali ragioni hanno portato alla chiusura di uno strumento così consultato? “E’ sufficiente accedere per pochi minuti alla rete – scrive Miglioli – per verificare che le Direzioni provinciali del lavoro operanti in Italia costituiscono un universo variegato in termini di siti Internet”. “Davanti a un panorama tanto eterogeneo e variegato – si chiede Miglioli – viene da porsi immediatamente la domanda se il ministero da lei presieduto sia a conoscenza del provvedimento adottato dal segretario generale, delle eventuali ragioni per le quali si è disposta la chiusura del sito dplmodena.it, di quali e quanti oneri siano a carico del ministero, infine, disponendo il ministero stesso di un sito Internet, quali siano gli oneri per il funzionamento del sito stesso”.
















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