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Carpi, il Partito Democratico presenta insieme all’Italia dei valori un ordine del giorno sul lavoro domenicale

È stato presentato sul tema del lavoro domenicale un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere comunale del PD Marco Bagnoli, sottoscritto anche dai consiglieri Andrea Bizzarri dell’IdV e dai consiglieri del PD Daniela Depietri, Deanna Bulgarelli e Roberto Arletti.

Ordine del Giorno sul lavoro domenicale nel territorio di Carpi

Premesso che:

– si ritiene che i diritti contrattuali dei lavoratori vadano sempre rispettati

– si riconosce l’importanza che vi sia un adeguato equilibrio tra i tempi di vita e quelli di lavoro, nell’interesse delle imprese e dei singoli cittadini, con i loro famigliari, per il rafforzamento non solo della competitività delle aziende e delle attività economica ma anche per la salvaguardia della coesione sociale e delle reti relazionali presenti nella società carpigiana e nell’Unione delle Terre d’Argine

Consapevoli che:

-le nuove dinamiche delle economie avanzate con un’estensione della quantità e qualità dei servizi erogati prevedono che già oggi e in futuro i tempi di lavoro possano svolgersi anche in giorni di festa e in orari non sempre compatibili con le esigenze familiari e personali

Ritenuto che:

-sia auspicabile, sulla base delle norme vigenti, per quanto di competenza degli enti locali, che si ricerchino regole condivise per l’organizzazione delle attività economiche, frutto del confronto tra le parti sociali e che tengano conto oltre che delle esigenze delle imprese anche di quelle personali, di tipo culturale, antropologico o religioso

-sia necessario e interesse generale della comunità che, imprese, attività produttive e commerciali che necessitano di essere operative anche nei giorni di festa o domenicali, pur rispettandone l’autonomia organizzativa ai sensi di legge, attuino il maggior sforzo possibile, per concordare un’organizzazione del lavoro flessibile, anche nell’interesse del lavoratore e non solo dell’impresa, tramite sistemi di turnazione di volontarietà del servizio domenicale o sistemi di incentivazione, per fare in modo che il lavoro domenicale possa essere percepito dal lavoratore non solo come una “condanna” o una ingiustizia ma anche come una opportunità.

Constatato che:

– Pur essendo positivo il giudizio generale sulle liberalizzazioni varate dal Governo Monti per le potenzialità di offrire maggiori opportunità per i consumatori con un rilevante incremento delle aperture di attività produttive, a partire dai centri commerciali ma non solo, si osservano sul piano locale effetti di evidenti difficoltà per i lavoratori di queste strutture e altre imprese, in particolare per le lavoratrici, che per la natura prevalente del contributo femminile all’organizzazione familiare e sociale devono togliere tempo al loro privato e alle famiglie stesse, difficoltà che sono state giustamente oggetto di attenzione e preoccupazione da parte della stampa locale e di componenti importanti della vita sociale come la Chiesa cattolica e le forze sindacali.

SI INVITANO IL CONSIGLIO COMUNALE E LA GIUNTA

Per quanto di propria competenza e con una giurisprudenza in piena evoluzione su queste materie che di fatto non sono più, se non in minima parte, di regolazione e competenza dell’ente locale, a continuare tuttavia nelle propria tradizione di ricerca, proposta e forte invito all’attenzione per modelli di aperture domenicali o festive imperniate sui valori della responsabilità sociale di impresa, concordate il più possibile con le parti sociali, associazioni di categoria e sindacati, per favorire il maggior equilibrio possibile dei tempi di lavoro e di vita, riconoscendo ad entrambi gli ambiti un valore fondante per la qualità della vita e la coesione sociale nelle nostre zone.
















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