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Cassintegrati senza formazione, Manfredini (Lega Nord): “politiche attive della Regione solo sulla carta”

Nelle “misure di politica attiva per i lavoratori”, contenute nella delibera 294/2012 della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, non sarebbero previste attività formative per i lavoratori in cassa integrazione in deroga e in mobilità.

E’ quanto denuncia il consigliere regionale Mauro Manfredini (Lega nord) in un’interrogazione, in cui ricorda come, al punto 1 della delibera, si precisi che “le prestazioni di sostegno del reddito in deroga saranno garantite per l’intero anno 2012, terminando però inderogabilmente al 31 dicembre dello stesso anno” e, al punto 22, sia previsto il contatto con i Centri per l’impiego competenti per la “presa in carico” dei lavoratori, ma non sia indicata alcuna misura riguardante le attività formative.

Manfredini cita, a questo proposito, l’Intesa Stato Regioni 2011-2012 sugli ammortizzatori sociali in deroga e sulle politiche attive, che impegnerebbe anche le Regioni “…. a programmare e attuare a favore dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga, politiche attive del lavoro … tenuto conto del periodo temporale e della ripetizione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga al fine di una formazione efficace e non derivante soltanto dagli obblighi formali relativi all’utilizzo del Fondo Sociale Europeo…”.

L’esponente della Lega ricorda anche che l’assessore regionale Simonetta Saliera, rispondendo a una sua precedente interrogazione sull’attivazione dei corsi professionali destinati ai lavoratori in cassa integrazione in deroga, avrebbe detto che “i fondi nazionali (30 milioni di euro)” destinati dal ministero “non possono essere utilizzati dalla Regione per il finanziamento delle attività formative in favore di tali lavoratori”.

Nel documento “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, del 30 novembre 2011, inoltre, l’assessore regionale Giancarlo Muzzarelli – scrive Manfredini – afferma che: “La formazione delle persone in mobilità sarà finanziata con i fondi nazionali che lo Stato ha assegnato alla Regione con l’accordo Stato-Regioni del 12/02/2009”.

L’esponente della Lega vuole quindi sapere per quali ragioni nella delibera 294/2012 non siano previste attività formative destinate ai lavoratori in cassa integrazione in deroga e in mobilità e se la Regione abbia organizzato corsi di formazione destinati a questi lavoratori nel 2010 utilizzando le risorse del Fondo sociale europeo ma senza stanziarne delle proprie, così come previsto nell’Intesa Stato-Regioni.

Manfredini chiede inoltre per quali motivi, nonostante l’Intesa Stato-Regioni lo prevedesse esplicitamente, la Regione non abbia organizzato corsi di formazione per i lavoratori nel 2011 e nel 2012, visto che con il decreto del 28 luglio 2011 (a firma Tremonti-Sacconi) il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva assegnato alla Regione Emilia Romagna 30 milioni di euro al fine della concessione o proroga di trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, di mobilità, di disoccupazione speciale ai lavoratori a tempo determinato ed indeterminato, risorse legate e subordinate allo svolgimento di corsi di formazione professionale per il reinserimento dei lavoratori nelle aziende.

Il consigliere domanda infine se l’assessorato regionale alla Formazione professionale intenda contraddire le affermazioni di Muzzarelli e vuole sapere perché la Regione, nel caso in cui intendesse continuare a sostenere che i “fondi nazionali (30 milioni di euro) non possono essere utilizzati dalla Regione per il finanziamento delle attività formative in favore di tali lavoratori”, non abbia protestato formalmente con il Governo Berlusconi, visto lo stato di difficoltà economica vissuto dall’Emilia-Romagna negli ultimi anni e il pericolo di perdere i contributi per gli ammortizzatori sociali in deroga, che sono subordinati alla partecipazione dei lavoratori ai corsi di formazione professionale.

Il consigliere leghista chiede infine per quali motivi la Regione non abbia comunque destinato risorse proprie per il finanziamento dei corsi formativi destinati al reinserimento occupazionale dei lavoratori, così come previsto in tutte le Intese Stato-Regioni dal 2009 al 2012.
















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