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Uil Polizia Bologna: ad un anno dal suo I Congresso in marcia con la Uil verso traguardi sempre più ambiziosi

Ad una anno dalla suo primo Congresso la struttura felsinea della prima organizzazione sindacale di poliziotti che aderisce direttamente ad una Confederazione storica, la Uil Polizia, ha riunito il suo Direttivo provinciale non solo per gli adempimenti statutari legati all’approvazione del bilancio, avvenuta all’unanimità, ma anche per fare il punto sul coraggioso ed innovativo cammino intrapreso.

Lusinghieri sono i risultati raggiunti sia sul piano del dato associativo che su quello politico sindacale, confermando la grande vocazione all’integrazione nel sociale del giovane, ma già ricco della grande esperienza del suo quadro dirigente, “Sindacato dei poliziotti”, grazie alla matrice innovativa e riformista dell’Unione Italiana del Lavoro, che non a caso si definisce “il Sindacato dei cittadini”.

L’organo di direzione politica della struttura felsinea si è inoltre arricchito di quattro nuovi componenti di cui due donne (Silvia Carlino, Barbara Brusco, Pasquale Panarelli e Andrea Dejana); mentre quello esecutivo, la Segreteria provinciale guidata da Antonio Cosi, si è ulteriormente rafforzata con l’ingresso di Andrea Dejana.

Una vena di tristezza ha attraversato l’assise quando responsabilmente non si è sottratta all’onere di dibattere sui problemi giudiziari che hanno recentemente investito alcuni poliziotti in servizio presso la Questura di Bologna, raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Con il consueto approccio franco e sereno, perché sorretto dalla forte idealità che peraltro accomuna la generalità degli appartenenti alla Polizia di Stato italiana, è stata ribadita l’assoluta fiducia nell’opera della Magistratura, che deve poter continuare ad operare senza interferenze o condizionamenti derivanti dalla tentazione, tutta italiana, di celebrare il processo sui media (che sono tenuti ad informare in modo obiettivo ed equilibrato l’opinione pubblica) anziché nelle aule di Giustizia.

Sono stati espressi sentimenti di attenzione e vicinanza ai cittadini poliziotti indagati che, come tutti gli altri, restano innocenti fino a che non sia stata pronunciata una sentenza di condanna definitiva e le cui identità, prima di essa, non dovrebbero essere gettate in pasto alle chiacchiere da bar il cui segno, come è accaduto tante volte in passato, rischia di non essere mai più cancellato anche in caso di piena assoluzione.

Solidarietà è stata espressa infine a tutti i poliziotti che ogni giorno continuano a fare il loro duro lavoro a Bologna, con il consueto, doveroso impegno e l’abnegazione di sempre, senza lasciarsi abbattere dal difficile momento, che non riuscirà ad affievolire la fiducia della cittadinanza nell’Istituzione ed il solido rapporto di collaborazione reciproca che nel corso dei decenni si è instaurato e consolidato.

Anche in queste riflessioni affonda il rinnovato slancio e l’ancor più determinato impegno con cui la Uil Polizia di Bologna, insieme alla Uil Bologna ed Emilia-Romagna, hanno concluso la riunione redigendo una fittissima agenda di impegni sindacali che, nel prossimo futuro, confermeranno e rafforzeranno la presenza dello spirito riformista di cui sono portatrici nella categoria, nel mondo del lavoro e nel sociale.

 
















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