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Articolo 18 e riforma del lavoro, SEL sta con i lavoratori e con la CGIL

Sta accadendo esattamente quello che avevamo temuto. La proposta di riforma del mercato del lavoro si sta chiudendo con una forzatura a danno dei lavoratori, dei diritti e della democrazia. In queste ore, Susanna Camusso ha annunciato la piattaforma di lotta contro “una proposta squilibrata, che contrasteremo in ogni modo”, piattaforma che comprenderà lo sciopero generale. Risentiamo il clima che portò esattamente dieci anni fa, il 23 marzo del 2002, 3 milioni di persone al Circo Massimo; quelle persone e tante altre, che credono che i diritti non siano monetizzabili, vogliamo rappresentare.

Saremo al fianco della Cgil per far valere le ragioni di milioni di italiani, nell’interesse del futuro dell’Italia, appoggiando le forme di lotta che il Sindacato vorrà mettere in campo. Compito del centrosinistra in Parlamento e nelle piazza, ora, è di non lasciare solo il proprio popolo, perché è nella battaglia per i diritti che parte oggi che si costruisce il centrosinistra di domani. Accogliamo con fiducia le parole di Stefano Fassina, che paragona Monti a Sacconi, e le critiche sul mancato accordo del segretario del PD Bersani. Ora però chiediamo al principale partito del centrosinistra di fermare questa sciarada e lo richiamiamo al ruolo che ricopre in Parlamento: la rappresentanza dei tanti milioni di persone che nei prossimi giorni diranno NO a questa Caporetto dei diritti e della democrazia.

Luca Basile (coordinatore provinciale SEL Bologna), Cathy La Torre, Lorenzo Cipriani (consiglieri comunali)
















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