Come si stanno comportando le banche modenesi di fronte alla crisi? È una domanda che occupa sempre più posto nella mente di tanti, e anche nella nostra.
La crisi economica è sempre più profonda e anche il tessuto produttivo di Modena ne sta subendo le dolorose conseguenze. Che il governo di Roma, così come le amministrazioni locali, non stiano facendo nulla per cercare di aiutare il mondo dell’economia reale ma al contrario infieriscano sul moribondo con tasse e balzelli che hanno il chiaro sapore della rapina è cosa ormai nota.
Ma chi si sta comportando in maniera altrettanto scandalosa sono le banche. In questi giorni il sistema bancario italiano ha potuto accedere ad ulteriori prestiti della banca Centrale Europea al tasso agevolato dell’1%. In totale le somme erogate dalla BCE alle banche non solo italiane ammontano a diverse centinaia di miliardi di Euro.
Questa operazione avrebbe un senso e porterebbe ad effetti positivi sull’economia se le banche, come dovrebbero, utilizzassero i fondi ricevuti per aiutare le aziende e i privati con prestiti agevolati. Anzi, sarebbero uno strumento micidiale per favorire la ripresa economica tramite lo sviluppo degli investimenti industriali e l’aumento del consumo delle famiglie.
Invece le banche fanno di questi soldi un uso “speculativo”. Li utilizzano per diminuire il proprio debito, per aumentare le proprie riserve e il proprio patrimonio o per acquistare Titoli di Stato.
In pratica questi soldi non arrivano alle uniche due componenti che avrebbero dovuto beneficiarne e che hanno la possibilità di far uscire l’Eurozona dalla recessione, ovvero aziende e privati.
E a Modena le banche come si comportano? Hanno attinto ai prestiti ultra agevolati della Banca Europea? Se sì, in che misura? E soprattutto qual è il loro atteggiamento verso le piccole e medie imprese?
Gli imprenditori che conosciamo ci dicono che anche a Modena l’accesso al credito è molto difficile. Per quanto riguarda invece i giovani, tutti ci raccontano che è praticamente impossibile accedere a un mutuo se non si ha stabilità lavorativa o proprietà familiari da utilizzare come garanzia.
Queste voci che ci giungono non sono statisticamente rappresentative, per cui gradiremmo sentire dalla viva voce dei rappresentanti delle banche presenti sul territorio modenese come stanno effettivamente le cose. E soprattutto vorremmo risposte a due domande: hanno attinto ai fondi della BCE? In caso affermativo, hanno ridistribuito questi fondi sul territorio per aiutare le imprese e per incentivare i consumi dei privati?
(Il segretario provinciale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Riad Ghelfi – Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei)
