“Verso un mercato sociale dei servizi pubblici locali”: è a questo che, secondo il Pd, deve puntare il necessario processo di rinnovamento che interessa i servizi di igiene ambientale. Il Pd condivide le preoccupazioni e le ragioni dei lavoratori del settore che lunedì 12 marzo saranno in sciopero. E’ per spiegare questo che, nei giorni scorsi, i vertici del Pd provinciale hanno distribuito volantini davanti alla sede di Hera. Ecco la dichiarazione in proposito di Marco Busani, responsabile Forum ambiente Pd, e Luca Sitta, segretario circolo Pd Hera Modena:
«Lo sciopero nazionale indetto dai sindacati del comparto dell’igiene ambientale, richiama con forza l’attenzione del Governo, del Parlamento e delle forze politiche, su problemi essenziali per l’ambiente, i cittadini, il lavoro e l’economia. In Italia la gestione del ciclo dei rifiuti è un nodo irrisolto. Il settore dell’igiene ambientale è, inoltre, nel suo complesso, una leva fondamentale per realizzare nuove politiche industriali e occupazionali, improntate all’economia verde. Per fare questo servono: certezza normativa, investimenti e conseguenti politiche nazionali di settore. Occorre, insomma, indirizzare il necessario processo di rinnovamento verso un mercato sociale dei servizi pubblici locali. I recenti provvedimenti della Regione Emilia-Romagna muovono in tale corretta direzione. Servono, inoltre, regole chiare e definite autorità di controllo dell’operato dei gestori, con procedure di affidamento trasparenti e coerenti con la natura pubblica dei servizi. Com’è noto, per il Pd le liberalizzazioni sono un mezzo e non un fine. I provvedimenti presentati dal Governo appaiono ancora incompleti: per il Pd, quindi, è importante aprire il confronto coi sindacati e le istituzioni locali sulle norme in discussione. Condividiamo, pertanto, le preoccupazioni dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali circa il fatto che i processi aperti, non adeguatamente condivisi e resi coerenti con la multiforme realtà locale italiana, possano ridurre ruolo, valore e dignità professionali delle decine di migliaia di operatori impegnati. L’evoluzione della gestione dell’igiene urbana deve, invece, secondo noi, fare leva su e promuovere la qualità professionale del lavoro di chi, ogni giorno, contribuisce a fare delle nostre città luoghi idonei alla vita civile».