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Volantinaggio Fiom all’inaugurazione Casa-museo Ferrari

In occasione dell’inaugurazione della Casa-museo dedicata a Enzo Ferrari, i delegati della Fiom-Ferrari hanno distribuito un volantino per denunciare la sospensione dei diritti sindacali in Ferrari e nel gruppo Fiat per gli iscritti alla Fiom.

Ecco il testo del volantino:

Dal 1° Gennaio 2012 nello stabilimento della Ferrari sono state sospese le libertà sindacali per gli iscritti alla Fiom-Cgil. I lavoratori non hanno più diritto alla rappresentanza sindacale in fabbrica, non gli viene fatta la trattenuta sindacale, non hanno diritto alle assemblee.

La libertà sindacale per gli iscritti alla Fiom è cancellata a causa di un accordo nazionale sottoscritto tra Fiat con Fim, Uilm, Fismic,… un accordo che peggiora le condizioni di vita in fabbrica (più turni, più straordinario obbligatorio, meno riposo) e che limita la libertà di sciopero dei lavoratori attraverso una clausola di responsabilità. Una clausola che sottomette il sindacato alle scelte dell’azienda. La Fiom, che non ha accettato questo peggioramento imposto da Fiat, è stato estromessa dal gruppo Fiat.

Anche la Ferrari si è adeguata a questa impostazione autoritaria: si assorbe il contratto di Pomigliano e si applica in un’ azienda che fattura 2 miliardi all’anno.

Il Contratto Fiat non è stato approvato dai lavoratori. Nessuno si è potuto esprimere liberamente su un accordo gravissimo che lede la dignità dei lavoratori. Sono state svolte solo assemblee informative, e solo dopo la firma del contratto.

In Ferrari, così come è accaduto alla Maserati e alla CNH di Modena, i segretari nazionali di Fim e Uilm sono stati duramente contestati dai lavoratori per l’accordo imposto; sono stati contestati per il voto farsa tra le rsu avvenuto lo scorso dicembre (in quell’occasione il contratto Fiat in Ferrari è stato bocciato 2 volte e nonostante tutto viene applicato); sono stati contestati perché il contratto Fiat impatta in modo devastante sulla contrattazione aziendale, che viene vincolata al dettato di un contratto nazionale che nessuno ha approvato; inoltre i segretari di Fim e Uilm sono stati duramente contestati dai lavoratori della Ferrari perché, oggi, le organizzazioni firmatarie a livello nazionale, conducono una trattativa per il rinnovo del contratto aziendale senza mandato dei lavoratori Ferrari.

Il contratto Fiat oggi viene applicato in Ferrari: nonostante la Fiom risulti in azienda il sindacato più rappresentativo e con il maggior numero di iscritti, non gli è riconosciuta la rappresentanza sindacale, i permessi sindacali, l’utilizzo della saletta sindacale, ecc… E’ in corso una lesione del diritto all’associazione sindacale in Ferrari che diventa ancora più grave dopo la sentenza di pochi giorni fa del tribunale di Modena, il quale riconoscendo la validità del contratto unitario del 2008, ribadisce di fatto, il diritto alla Fiom di rappresentare i lavoratori in fabbrica.

La Ferrari nega le libertà sindacali nonostante la condanna del tribunale di Modena.

La politica locale è stata sollecitata in varie occasioni a prendere posizione in modo determinato nei confronti del gruppo Fiat di Modena per la lesione della dignità dei cittadini occupati in Ferrari, Maserati, New-Holland. Continuiamo come lavoratori a sollecitare una presa di posizione della politica. Intanto continuiamo la nostra lotta per la democrazia nei luoghi di lavoro, ribadendo che nel gruppo Fiat i lavoratori hanno raccolto 20.000 firme per potersi esprimere sul contratto attraverso un referendum (negato da Fim e Uilm) e ricordando che la Fiom ha raccolto oltre 100.000 firme per una legge di iniziativa popolare sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro.

Augurandovi buona giornata, ci teniamo a sottolineare che oggi, sabato, tanti dipendenti della Ferrari, sono obbligati dall’azienda a lavorare. 15 Sabati all’anno senza chiedere il parere ai diretti interessati!

Si racconta che durante la seconda guerra mondiale, Enzo Ferrari, nella sua azienda nascondesse i partigiani. Nei suoi sogni c’era posto anche per il sostegno alla lotta per la libertà. Il gruppo dirigente attuale della Ferrari probabilmente sogna altro, e realizza altro!
















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