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Abolite le Camere Provinciali dell’Artigianato. Pollastri: “Quale destino per il personale?”

Destino incerto per i dipendenti delle Camere Provinciali dell’Artigianato dopo che la Regione le ha soppresse: il Consigliere Pollastri ha chiesto con un’interrogazione urgente che la Giunta chiarisca le sue intenzioni, “Per rispondere – ha detto – alle comprensibili preoccupazioni del personale in questa fase intermedia”.

Nel 1985 una legge statale ha previsto la costituzione delle Commissioni Provinciali per l’Artigianato (CPA), stabilendo che fossero le Regioni a definirne gli aspetti operativi.

L’Emilia-Romagna, nell’ ’88, ha stabilito che le Commissioni dovessero avere sede presso le Camere di Commercio, mentre la dotazione di personale e le risorse per il funzionamento fosse a carico della Regione. In quell’occasione alcuni dipendenti regionali furono distaccati presso le Commissioni.

Nel 2001, la Regione modificò la legge precedente, stabilendo i compiti di segreteria della Commissione Provinciale siano svolti da personale appartenente alla Camera di Commercio: il personale distaccato nell’ ’88 divenne, così, dipendente delle Camere di Commercio anche se il pagamento del salario rimase a carico della Regione.

Infine nel 2010 una nuova legge regionale modificò ulteriormente le carte, sopprimendo le Commissioni Provinciali e creando al loro posto, una Commissione unica Regionale che venne istituita quasi un anno fa, il 16 maggio 2011.

“Da allora – chiosa l’azzurro – il personale operante presso le soppresse Camere Provinciali è rimasto alle Camere di Commercio senza, però, una funzione specifica, né una prospettiva chiara per il futuro. Se, però, coloro che furono assunti dopo il 2001, essendo dipendenti della Camera di Commercio a tutti gli effetti, vi è un problema unicamente di collocazione, la situazione è ben più grave per coloro che, tra l’’88 ed il ’01, furono distaccati dalla Regione: essi, a Piacenza ve n’è un caso, oltre alla questione legata alla posizione operativa, hanno anche l’incertezza del salario poiché la Regione, soppresse le Camere Provinciali, non intende più pagare lo stipendio agli ex dipendenti in distacco”.

“Dallo scorso maggio la Regione temporeggia – chiosa l’azzurro – è venuto invece il momento di prendere una decisione”.
















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