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Maranello: da Comitato genitori attivi no al dimezzamento della Scuola Media Ferrari

“Il dimezzamento della scuola media in due istituti avrà ricadute negative sulla qualità della didattica e sul futuro scolastico degli alunni”

Questo è quanto ha evidenziato Emilio Zannoni del Comitato Genitori Attivi nel corso della recente presentazione all’Auditorium Ferrari ad insegnati e genitori del nuovo assetto della scuola media Ferrari da parte di Sindaco e Giunta.

Le tante criticità e problementiche presenti nella proposta della Giunta e sollevate nel dibattito – evidenzia Zannoni – derivano da un mancato coivolgimento di insegnanti e genitori, che, come sempre, devono subire decisioni calate dall’alto.

La divisione in due della scuola Media Ferrari renderà ancora più angusti gli spazi concessi ai ragazzi per la ricreazione; già, attualmente, le classi non possono uscire contemporaneamente nel corridoio durante l’intervallo; la situazione rischia di aggravarsi quando al secondo piano della scuola, lungo il corridoio, verrà innalzata una parete divisoria in policarbonato.

Anche gli insegnanti intervenuti nel dibattito – sottolinea Zannoni – si sono mostrati molto preoccupati sul loro destino; l’assegnazione degli insegnanti ai due istituti avverrà tramite graduatoria e quelli che hanno maggior punteggio opteranno quasi certamente per l’istituto Stradi, lasciando agli altri l’istituto Ferrari; c’è il rischio concreto che venga a mancare la continuità didattica e che gli alunni cambino i docenti dell’anno precedente.

Anche il Consigliere Comunale Barbolini non ha mancato di far sentire la sua contrarietà al dimezzamento della scuola media; senza che ci siano garanzie per il mantenimento della qualità della didattica, Sindaco e Giunta – osserva Barbolini – andranno a spendere in tempo di crisi non meno di 70.000 euro per la divisione della scuola media, peraltro una cifra che sembra sottostimata rispetto alla mole di interventi previsti; la somma di 70.000 euro risulta di gran lunga maggiore alle poche migliaia di euro assegnate ad un’autonomia scolastica.

Per Maranello – conclude Barbolini – la soluzione migliore sarebbe stata quella dell’istituto comprensivo unico, con il quale si sarebbe evitata la divisione delle scuole medie e si sarebbe preservata la qualità della didattica, consentendo agli insegnanti di poter continuare con professionalità il loro lavoro; d’altra parte, sia nella provincia di Ferrara che in quella di Reggio, la Regione ha approvato istituti comprensivi con più di 1200 alunni, a dimostrazione che anche a Maranello era possibile questa soluzione.
















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