“In questi giorni al centro del mirino del Governo Monti vi è l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che giudico, in questa fase storica del Paese, un caposaldo della dignità della Persona prima ancora del Lavoratore – lo dichiara il Coordinatore del Dipartimento Provinciale Di Economia e Finanza per l’Italia dei Valori di Modena, il Dott. Alessandro Bartoli – per recuperare il posto che l’Italia e la nostra Provincia meritano nella competizione globale occorre volgere altrove lo sguardo.
Pare che l’unico modo per competere e risollevare le sorti dell’Italia e quindi di Modena, sia quello di comprimere ulteriormente i già bistrattasti diritti dei lavoratori, che vengono da oramai da più di un decennio di riduzione di potere di acquisto e quindi di tenore di vita.
Forse non tutti sanno che in Italia è già possibile licenziare sia per giusta causa e giustificato motivo sia per le imprese che hanno delle difficoltà, in quest’ultimo caso occorre però dichiarare lo stato di crisi aziendale.
“Cosa si vuole ottenere cancellando l’art. 18 – si chiede il Responsabile Provinciale – la possibilità di licenziare in modo arbitrario, magari per aver espresso un proprio pensiero ad alta voce?”
In ogni caso – conclude Bartoli – prima di cassare l’art. 18, che traduce nei fatti il principio costituzionale del fondamento dello Stato, occorre affrontare temi più scottanti che da troppo tempo languono irrisolti, come, a mero titolo esemplificativo, l’eccessiva tassazione su famiglie, imprese ed in particolare il lavoro dipendente, la cronica mancanza di adeguate infrastrutture, il deprimente costo dell’energia, la manca certezza del diritto.