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Genitori ed insegnanti contro la decisione del consiglio comunale di Maranello

Genitori ed insegnanti sono contrari alla decisione presa dal Comune di Maranello di creare 2 istituti comprensivi in ottemperanza al D.L.  n. 98 del 06 luglio 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e alla Deliberazione Assembleare della Regione Emilia Romagna, progr. n. 55 del 12 ottobre 2011.

La proposta della Giunta, approvata dal Consiglio Comunale, prevede la creazione di 2 istituti comprensivi così strutturati:

Istituto “C. Stradi” (circa 908 studenti)

  • n. 2 plessi di scuola dell’infanzia;
  • n. 4 sezioni di scuola primaria;
  • n. 3 sezioni di scuola secondaria di primo grado; istituto “A.

Ferrari” (circa 815 studenti)

  • n. 2 plessi di scuola dell’infanzia;
  • n. 3 sezioni di scuola primaria;
  • n. 4 sezioni di scuola secondaria di primo grado;

Tale  organizzazione prevede che i plessi delle scuole dell’infanzia e delle  scuole primarie non subiscano interventi strutturali e/o impiantistici  e che vengano interamente assegnati all’uno o all’altro istituto; il  plesso dell’attuale scuola secondaria di primo grado venga suddiviso  fra i due diversi istituti, conseguentemente gestito da due diversi  dirigenti scolastici, con interventi strutturali e di impianti, ad  oggi non ancora individuati dall’Amministrazione, ma quantificati in  circa  50.000 Euro.

A seguito di diversi incontri avvenuti tra l’Amministrazione, i genitori e gli insegnanti, anche con la partecipazione del Codacons, è  emersa chiaramente l’opinione dei genitori e degli insegnanti  presenti: dividere in due la scuola media è estremamente negativo per  la didattica, penalizzante per gli studenti e sicuramente costoso.

Si ritiene meno problematica la creazione di un unico istituto comprensivo. Anche il Consiglio di Istituto della scuola secondaria di primo grado “A.Ferrari”, con delibera n. 4, all’unanimità, si era precedentemente  dichiarato contrario alla delibera della Giunta. L’Amministrazione non  ha accettato di valutare la proposta emersa dagli incontri, sostenendo  che due istituti avrebbero tutelato gli studenti offrendo un servizio migliore e asserendo, impropriamente, che la creazione di un solo istituto non sia consentita dalla normativa vigente.

La domande che, a questo punto si pongono insegnanti e genitori, coordinati da Silvia, Barbara e Paola sono le  seguenti:

è una scuola di qualità quella che, ogni anno, obbliga 22-25 bambini (su circa 167) ad abbandonare il proprio istituto per confluire nell’altro, solo perché il Comune, per garantire il trasferimento di fondi legati all’autonomia scolastica, ha conteggiato i bambini come dei pacchi da spostare da un deposito all’altro?

L’istituto “Ferrari” se avesse un  numero di sezioni di scuola media pari a quello di scuola elementare  non raggiungerebbe gli 800 ragazzi necessari per mantenere  l’autonomia. Come verranno individuati i bambini da trasferire? Il  Consiglio di circolo ha espresso parere favorevole alla soluzione  proposta dall’Amministrazione a patto che “venga garantita numericamente la sopravvivenza di entrambi gli Istituti tramite un  maggior equilibrio numerico tra gli stessi e venga altresì garantita  la permanenza degli alunni negli Istituti di appartenenza”; è una  scuola di qualità quella che non è più in grado di offrire le stesse  strutture agli studenti di entrambi gli istituti? Attualmente il  plesso ha una sola palestra, una sola biblioteca, una sola aula di  musica, un solo ascensore per invalidi, un solo bagno per invalidi,  una sola aula di psicomotricità, … per come è strutturata la scuola e per quanto è già affollata non è possibile una razionale divisione degli spazi.

Quindi,  dove saranno ricavati gli  ambienti necessari alla gestione di due istituti (una seconda sala insegnanti, una seconda presidenza, un secondo ambiente per il  personale ata, una seconda aula per il ricevimento dei genitori, …)? quali Dirigenti Scolastici si assumeranno la responsabilità di  tutelare studenti che non appartengono al proprio istituto, ma che  utilizzano spazi di propria competenza? La condivisione delle risorse  non duplicabili risulta di fatto irrealizzabile; il sindaco di  Maranello, arch. Lucia Bursi, in un incontro con i cittadini ha dichiarato che con le finanziarie Tremonti e Monti il comune di  Maranello si trova costretto a colmare un passivo di € 1.600.000,00 circa:  ha senso una scelta che comporterà sicuramente delle spese aggiuntive  ben superiori ai 50.000,00 euro ipotizzati dal Comune (e non compresi  nel 1.600.000,00)? Chi garantisce che la spesa non sarà superiore ai  50.000,00 €, visto che nemmeno  l’Amministrazione ha idea di quali  interventi strutturali affrontare per garantire gli spazi necessari  alla didattica ad entrambi gli istituti?  le spese che il Comune intende affrontare, senza garanzia di un  miglioramento del servizio offerto, giustificano la volontà di mantenere a tutti i costi un’autonomia scolastica che presenta dei numeri vicini alla soglia indicata dalla legge, rischiando di passare  nel giro di pochi anni in reggenza?

chi garantisce che la divisione che si creerà nel corpo docente darà  luogo ad istituti qualitativamente equivalenti e non produrrà un  istituto di “serie A” e un istituto di “serie B”? perché se la legge parla di un minimo di 1000 studenti per istituto,  l’Amministrazione si ostina a sostenere che non è possibile in alcun modo e per nessun motivo, superare la soglia dei 1200? come fanno quei comuni che hanno 1500 studenti? in Consiglio Comunale l’Assessore Gibellini ha asserito che assegnare 7 plessi e 1700 studenti a un dirigente unico non garantirebbe la qualità del servizio offerto, anzi lo renderebbe notevolmente più  scadente. Come fa la dott.ssa Casolari, attuale dirigente della Direzione Didattica di Maranello e reggente della Direzione Didattica  di Fiorano, a gestire 12 plessi e oltre 2300 studenti già da diversi  anni, e ad offrire un buon servizio a famiglie e studenti?  se la circolare del Miur 8220 del 07.10.11 dice chiaramente  “Considerato che la norma risponde a finalità di contenimento della  spesa e al raggiungimento dell’obiettivo della stabilizzazione della  finanza pubblica…”, perché il Comune di Maranello prende una  decisione che va nettamente contro questa direttiva offrendo un  servizio che sicuramente non sarà superiore a quello che potrebbe  essere offerto a costo praticamente zero?

perché fare una scelta che scontenta genitori e insegnanti, che è  stata bocciata dal Consiglio di Istituto della Scuola Secondaria di  primo grado “A. Ferrari” e non accoglie le richieste del Consiglio di Circolo della Direzione didattica?  La maggior parte di queste domande sono state poste direttamente  all’Amministrazione che non è stata in grado di dare risposte o ha  fornito risposte evasive e di circostanza. I genitori dei ragazzi che  frequentano le scuole a Maranello ritengono che l’istruzione sia  troppo importante perché si possa decidere in poche settimane di  spaccare definitivamente in due una struttura e un’istituzione (la  scuola secondaria di primo grado “A. Ferrari”), non avendo alcuna  diversa prospettiva di miglioramento per gli anni futuri, né in termini di struttura, né in termini di didattica.

Chiediamo che l’Amministrazione comunale di Maranello ritorni sui propri  passi e riveda al più presto la decisione presa.

Emilio Nannini –  Capogruppo consigliare PDL Maranello
















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