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Vertenza Fiat, Fiom/Cgil Modena: la Fiom attacca l’accordo di 1° livello che annulla il dissenso e la democrazia

Sedici  dei  22 delegati Fiom/Cgil delle Rsu di tutti gli stabilimenti Fiat modenesi  erano presenti  stamattina  in conferenza stampa  insieme  al segretario  generale  Fiom Giordano Fiorani  e gli altri componenti della segreteria provinciale.
“In  base all’accordo del Gruppo Fiat sottoscritto lo scorso 13 dicembre da
tutti i sindacati, tranne la Fiom, dal 1° gennaio 2012 Loro non esisteranno
più”  ha esordito Fiorani in conferenza stampa per rimarcare che i delegati
sindacali,  formalmente  eletti  da  tutti i lavoratori e in carica sino al
marzo  2013, saranno annullati per effetto del nuovo accordo che estromette
dalla rappresentanza sindacale i sindacati dissenzienti, la Fiom che non ha
firmato l’accordo.

“Lo  considero  un atto autoritario che cancella non solo la rappresentanza
sindacale  in  azienda,  ma  40 anni di contrattazione, rapporti sindacali,
diritti”  ha  aggiunto  il  segretario  della  Fiom  sottolineando  come le
conquiste  sindacali  di  40  anni  (il primo accordo disdettato in Ferrari
risale  al  1969)  siano  cancellate  insieme ai diritti e alla dignità dei
lavoratori con l’estensione dal prossimo anno dell’accordo di 1° livello di
Pomigliano a tutti gli stabilimenti e i lavoratori del Gruppo Fiat.

“Con  questo accordo si sottomettono i lavoratori all’azienda, non si potrà
più  contrattare nulla”. Fiorani ha citato uno dopo l’altro gli automatismi
e  i  vincoli  previsti  dal nuovo accordo: fino a 18 turni settimanali; la
mezz’ora  di  pausa  mensa  spostata  a  fine  turno  per  utilizzarla come
ulteriore orario di lavoro, su richiesta dell’azienda 48 ore prima, che non
verrà  riconosciuta come straordinario; obbligo di 120 ore di straordinario
(il CCNL  metalmeccanici del 2008 ne prevede 40); sanzioni per i lavoratori
e  i  rappresentanti  sindacali  per l’effettuazione di scioperi su materie
previste dal contratto.

L’armonizzazione  dell’accordo di 1° livello con le condizioni contrattuali
aziendali  dei  singoli  stabilimenti  è  ancora  nebulosa,  ma non saranno
certamente  mantenute  le  condizioni  di  miglior favore oggi presenti, ad
esempio in stabilimenti come la Ferrari.
Il premio di risultato che nell’azienda del Cavallino è certamente più alto
verrà  riconosciuto  come  voce  “ad  personam”  quindi  come  super-minimo
individuali a tutti i lavoratori in essere, ma non ai nuovi assunti.
Un  diritto individuale come la riduzione di orario notturno (in Ferrari il
turno  di  notte  è  di  7  ore pagate 8) come si sarà trasformato in super
minimo?
Nei  prossimi giorni si apre il tavolo per l’armonizzazione delle normative
aziendali  con  quelle  dell’accordo di 1° livello: l’assurdo è che la Fiom
che  è  stata  protagonista  di  42  anni  di contrattazione aziendale sarà
esclusa dal quel tavolo!

I  600  euro  di  premio straordinario per il 2012, saranno erogati in base
all’effettiva  prestazione  lavorativa,  per  maturarli bisogna lavorare da
gennaio  a  giugno 2012 almeno 870 ore al netto delle assenze per malattie,
maternità,  infortuni,  pause  e  mensa:  in  pratica  bisogna  fare  molti
straordinari, altrimenti non verranno riconosciuti!
Un delegato Rsu Fiom Cnh ha anche sottolineato il carattere discriminatorio
di   questa   misura  verso  le  donne  lavoratrici  che  sono  quelle  che
eventualmente  usufruiscono della maternità! Per loro sarà senza dubbio più
difficile maturare il premio straordinario.
Inoltre  la  Fiom  ha  molti dubbi che il premio sarà erogato ai lavoratori
della  Ferrari,  poiché  in  base  all’accordo  “non verrà corrisposto alle
società  in  cui  sia  già  definito un premio da corrispondere nel 2012” e
poiché  ad  aprile  2012  in  Ferrari  sarà pagato il saldo del PdR 2011, è
probabile  che  i  600  euro  non  saranno  erogati.  Una  critica anche al
segretario  provinciale  Fim/Cisl  che  nei giorni scorsi aveva sbandierato
come una conquista gli aumenti salariali per tutti!

“In  ogni  caso  –  commenta Fiorani – non mi sembra un gran risultato aver
ottenuto  che  se  lavoro  di  più,  guadagno  di più”, poiché solo facendo
straordinari,  e  anche  molti, si potrà ottenere il premio di 600 euro! Va
nella  logica  di  premiare  sempre  e  solo  lo  straordinario  (e  non la
prestazione  ordinaria)  anche  la  maggiorazione alzata dal 50% al 60% del
lavoro straordinario previsto il sabato.

Fiorani  ha  criticato  duramente  i  sindacati, in particolare Fim e Uilm,
firmatari  dell’accordo  Fiat,  che  sicuramente  è frutto di una posizione
autoritaria  e  arrogante  della  Fiat,  ma da sola Fiat non avrebbe potuto
imporre  queste  condizioni  e  far fuori il sindacato più rappresentativo!
“Firmare  un  accordo  che  estromette  i  sindacati dissenzienti significa
mutare la natura del sindacato: significa diventare sindacati aziendalisti,
uno  strumento in mano dell’impresa, significa collaborare ad annientare il
dissenso!”

Anche  i  delegati  presenti  hanno espresso amarezza, ma insieme voglia di
continuare  a  lottare. Innanzitutto, la Fiom chiederà la convocazione (che
per  regola  è  unitaria) delle assemblee in azienda, utilizzando le ore di
assemblea  sindacale rimaste per il 2011: 2 ore e mezzo in Maserati, un’ora
e mezzo in Ferrari, 4 ore e mezzo in Cnh S.Matteo, 2 ore in Cnh.
“Sono  le  ore  rimaste  delle  10  previste  per  il 2011 – ha spiegato il
segretario  della  Fiom  –  chiediamo  a  Fim e Uilm di convocarle e di non
regalarle  all’impresa.  Sarebbe  davvero  straordinario  che  Fim  e  Uilm
preferissero   regalarle  all’azienda,  piuttosto  che  spiegare  ai  5.200
lavoratori  Fiat  il  nuovo contratto. O preferiscono farlo l’anno prossimo
quando la Fiom non sarà presente ?”

Inoltre  la Fiom ha intenzione di far votare ai lavoratori la riconferma di
tutte  le  sue Rsu e di nominarle poi come Rsa (secondo le nuove regole del
contratto).

Altra  azione che verrà intrapresa è la raccolta di firme tra i dipendenti,
almeno  il  20%  (secondo  quanto  previsto  dall’accordo Fim Fiom Uilm del
14.12.1993),  per  indire un referendum abrogativo sull’accordo tra tutti i
lavoratori.  La  raccolta  di firme sarà ultimata entro il 13 gennaio 2012.
L’obiettivo  è  di  raccogliere 15-16.000 firme a livello nazionale e molto
oltre un migliaio nella provincia di Modena.

Sabato  14  gennaio  2012  sarà inoltre convocata l’assemblea nazionale dei
delegati  Fiom del Gruppo Fiat per decidere le azioni successive da mettere
in  campo  e sabato 11 febbraio 2012 è prevista la manifestazione nazionale
di tutti i metalmeccanici Fiom. “Non vi sfuggirà – ha commentato sarcastico
Fiorani  con  i  giornalisti  –  che le prossime iniziative sono di sabato,
poiché  dal  1°  gennaio  le  manifestazioni  sindacali  i  lavoratori Fiat
potranno farle solo fuori orario di lavoro”.

Fiorani  e  i  lavoratori  hanno  poi  commentato come atto di arroganza la
decisione  di  Fim  e  Uilm  provinciali di convocare mercoledì prossimo 21
dicembre  presso  la  sede  Cisl di Modena, la riunione di tutte le Rsu del
Gruppo Fiat (ovviamente quelle Fiom comprese) per far votare Loro l’accordo
di  Gruppo:  le  Rsu dovrebbero votare a favore per auto-annientarsi poiché
dal  1°  gennaio non esisteranno più (esisteranno solo le Rsa di emanazione
dei  sindacati  firmatari),  inoltre  ci  si richiama a questo voto in base
all’accordo  interconfederale sulla rappresentanza firmato da Cgil Cisl Uil
con   Confindustria  il  28  giugno  2011,  quando  la  Fiat  è  uscita  da
Confindustria proprio per non sottostare a quelle regole!

“Trovo  profondamente  umiliante – ha detto un delegato Fiom Maserati – che
Fim/Cisl  che  da  molti  anni  non riesce ad eleggere un rappresentante in
Maserati  (alle  ultime  elezioni  interne  ha  ottenuto  16 voti) e non ha
delegati sindacali in azienda, mi inviti presso la propria sede a votare un
accordo  che  mi  cancellerà  come  Rsu,  quando  la  Fiom  è  il sindacato
maggiormente  rappresentativo  in  Maserati  come  nelle  altre aziende del
Gruppo Fiat!”.
Un  altro  delegato  Fiom  Ferrari ha aggiunto che i 12 Rsu Fiom eletti dai
lavoratori,  saranno  cancellati  e spartiti tra i sindacati firmatari, per
paradosso  anche  tra  sindacati come Fismic e Ugl che in Ferrari non hanno
mai avuto rappresentanza.
Molti  lavoratori  presenti  hanno  sottolineato  come  la democrazia venga
cancellata nel Gruppo Fiat e si fermi veramente fuori dalla fabbrica!

La  Fiom/Cgil  e i suoi delegati saranno presenti all’incontro di mercoledì
21  dicembre  se  non altro per esprimere la loro posizione contraria e per
chiedere  ancora una volta a Fim e Uilm se intendono presentare l’accordo a
tutti  i  5.200 lavoratori del Gruppo. I lavoratori modenesi non sanno cosa
gli aspetta, è un accordo firmato sulla loro testa!
















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