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Disoccupazione: il Consiglio comunale modenese respinge la mozione del PDL

Con il voto contrario del Pd, favorevole di Pdl e Modenacinquestelle.it, l’astensione di Stefano Prampolini (Pd) e il non voto di Enrico Artioli (Pd), il Consiglio comunale ha respinto, nella seduta di ieri, l’ordine del giorno presentato dal Pdl “Misure di contrasto rispetto ai giovani, alle donne e a chi si trova in difficoltà perché senza lavoro”.

Obiettivo della mozione, ha spiegato il capogruppo Pdl Adolfo Morandi, è “di stimolare l’Amministrazione affinché si attivi non solo nella logica di assistenzialismo seguita finora e rivelatasi inadeguata, troppo costosa e umiliante per chi è costretto a ricorrervi, ma offrendo nuove opportunità a donne, giovani e nuovi poveri”. L’ordine del giorno invitava il Comune ad assegnare a giovani riuniti in cooperativa “tanti piccoli lavori quotidiani necessari per la città, ora affidati ad Hera, con risultati poco soddisfacenti, all’interno di un contratto che prevede altre attività più consone ad una grande holding”: manutenzione del verde cittadino, le piccole manutenzioni stradali, la pulizia delle caditoie o la cura e pulizia del centro storico. La mozione proponeva inoltre di affidare attività secondo le norme sul lavoro accessorio contenute nella legge Biagi e di “offrire ai giovani attività di formazione mirata alla conservazione e allo sviluppo di lavori e mestieri tradizionali allo scopo sia di dare nuove opportunità di lavoro sia di garantire continuità e non perdere gli antichi saperi”. Il documento chiedeva infine al Comune di seguire i giovani “nella fruizione della agevolazioni contributive e fiscali per chi crea nuove attività imprenditoriali, a favore delle quali potrebbe anche mettere a disposizione locali idonei a prezzi convenzionati”.

Giulia Morini, Pd, è intervenuta come giovane precaria: “Per aiutare noi giovani chiedete al Governo di dire basta a un mercato in cui a un lavoratore possono essere applicati 34 diversi contratti. Vogliamo dignità, flessibilità ma anche diritti. Le proposte che fate sono interessanti ma sono progettualità limitate e in gran parte già affidate a cooperative sociali. Le intenzioni sono buone ma politicamente bisogna fare di più”. Anche Giulio Guerzoni ha parlato di “buone intenzioni del Pdl”, ma secondo il consigliere “appare evidente” la differenza di analisi sul tema lavorativo rispetto a giovani e donne. “Faccio fatica a votare un provvedimento in cui non ci sono mai le parole ‘precarietà’, ‘salario’, ‘contrattualistica’”, ha detto. “Se il Pdl vuole ritirare il documento ne possiamo riparlare insieme”. Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha affermato che “bisogna porre rimedio alla situazione, ma c’è solo un modo per creare lavoro di buona qualità: la crescita. Quella dei vaucher è una soluzione che convince molto poco, sia per ragioni di vincoli amministrativi sia per qualità del lavoro che viene a generare”. Enrico Artioli si è detto “spiazzato” dall’impostazione del documento, “a metà tra un atto di indirizzo e un’istanza con alcune proposte concrete”. Per il consigliere “bisogna puntare sulle innovazioni e scommettere sulla formazione per lavori avanzati. Si devono creare competenze e professionalità in grado di stare sul mercato, interventi come quelli richiesti nella mozione non guardano in prospettiva”.

Michele Barcaiuolo, Pdl, si è dichiarato “interdetto” per la posizione espressa dal Pd nei confronti della mozione. “Il dispositivo lascia ampi spazi alla Giunta per declinare come preferisce l’attuazione del documento. Porsi in contrasto mi lascia perplesso: sicuramente non è un’azione risolutiva, ma una goccia nel mare che può essere utile”. Adolfo Morandi ha sottolineato che anche in altri Comuni guidati dal Pd sono stati introdotti percorsi simili a quello proposto nell’ordine del giorno: “Si dà lavoro a chi è più in difficoltà, si offre un percorso di recupero e di responsabilizzazione, non solo un assegno di solidarietà. E’ un’indicazione di massima, non capisco perché non possa essere approvato”, ha aggiunto. Gian Carlo Pellacani ha ammesso che le proposte della mozione non sono nuove, “ma sicuramente sono concrete; su un problema che il documento vuole rendere semplice, proponendo piccoli interventi in grado di aiutare i giovani, il Pd vuole invece scalare l’Everest”.

Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it ha dichiarato il proprio accordo con la mozione del Pdl, ma ha sottolineato che già adesso Hera occupa molte cooperative sociali per lo svolgimento di alcuni lavori, metodo su cui si è detto critico. Il consigliere ha espresso inoltre favore sui vaucher, ricordando che sono sistemi validi prevalentemente per gli studenti-lavoratori e per i pensionati.
















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