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Libera domenica a Riccione la tartaruga “Caretta Caretta” curata a Spilamberto

Sopravvissuta al coma per un grave principio di annegamento, dopo una settimana di terapia intensiva presso l’ABA (Associazione Benessere Animale di Spilamberto -Mo) e più di tre mesi di convalescenza presso l’ospedale delle tartarughe della Fondazione Cetacea, la tartaruga Gea domenica prossima 9 ottobre, alle ore 11.00 presso il Bagno 44-42 di Riccione, potrà finalmente tornare nel “suo” Mare Adriatico, dove i biologi ne seguiranno le migrazioni grazie ad un trasmettitore satellitare.

Gea, 85 cm di lunghezza per un peso di 90 Kg, della specie Caretta Caretta, è una femmina molto grande ed in età produttiva, quindi di grandissimo valore biologico: un esemplare del genere è in grado di deporre fino a 200 uova in un anno.

Nel giugno scorso Gea era rimasta vittima involontaria di una battuta di pesca con le “reti a strascico”; trovata al largo di Cesenatico dal motopeschereccio Rimas, era stata portata a riva e affidata alle cure della Fondazione Cetacea di Riccione che ha fatto intervenire un veterinario esperto in tartarughe marine, il dottor Giordano Nardini dell’ABA – Associazione Benessere Animale di Spilamberto (Modena).

Il veterinario ha subito riscontrato nella tartaruga condizioni molto gravi: uno stato comatoso per un grave principio di annegamento. Per 7 giorni Gea è rimasta tra la vita e la morte, nonostante la terapia intensiva a cui è stata sottoposta presso l’ospedale delle tartarughe di Riccione. Dopo pochi giorni si è finalmente risvegliata dal coma ed il dott. Nardini ha sciolto la prognosi: così Gea è stata messa in una vasca con acqua marina, dove ha potuto nuotare e alimentarsi regolarmente senza più farmaci. Ora è pronta a tornare a casa.

Per le sue grandi dimensioni, Gea sarà ora di grande aiuto alla ricerca: è infatti un esemplare idoneo per l’applicazione di un trasmettitore satellitare, un apparecchio di piccole dimensioni che verrà applicato sul carapace della tartaruga e che per diversi mesi trasmetterà la posizione della tartaruga nel Mar Mediterraneo, fornendo importanti informazioni sulla temperatura dell’acqua, sulle latitudini in cui Gea si sposterà e sulle apnee della tartaruga in mare.

Con l’arrivo dei primi freddi Gea dovrebbe puntare a sud, verso le spiagge nord-africane per trascorrere l’inverno, per poi tornare in Adriatico il prossimo anno: il nostro mare è infatti molto ricco di cibo per le tartarughe marine di questa specie (Caretta caretta), che si nutrono prevalentemente di granchi, crostacei vari, seppie e piccoli pesci. I biologi si augurano però che, prima di tornare in Adriatico, Gea avrà deposto le uova su qualche spiaggia incontaminata della Grecia o della Turchia.

Questo il team di strutture ed esperti che ha seguito la tartaruga Gea e sostiene l’operato di ABA:

– Dr. Giordano Nardini – Clinica veterinaria “Modena Sud” a Spilamberto (MO) per la chirurgia e la terapia intensiva;

– Clinica veterinaria dell’Orologio a Sasso Marconi (BO) per esami TC, ecografie ed endoscopie;

– Dr. Mattia Bielli di Novara per le anestesie;

– Dr. Paolo Selleri di Roma per le endoscopie.

L’ Associazione Benessere Animale – ABA è nata nel 2007 dalla sensibilità di un gruppo di medici veterinari che dedicano parte della loro vita alla cura degli animali “senza padrone” e ha la sede nazionale a Spilamberto, in provincia di Modena. L’Associazione si fonda sul Diritto alla Libertà dal Dolore e dalle Malattie per tutte le specie animali e si adopera per la Tutela e la Cura di animali bisognosi abbandonati e dimenticati dall’uomo. Al momento, per le competenze veterinarie necessarie l’ABA si avvale dell’appoggio di cinque cliniche presenti sul territorio nazionale.

I fondi che l’Associazione raccoglie sono destinati unicamente a coprire le spese necessarie per l’esecuzione delle prestazioni specialistiche veterinarie .

L’Associazione Benessere Animale si occupa della cura di tutte le tartarughe marine ospiti dell’Ospedale della Fondazione Cetacea, garantendo cure specialistiche grazie ai veterinari e alle cliniche veterinarie private che aderiscono all’ABA.

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