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Piste ciclabili carpigiane: le risposte dell’Assessore D’Addese

Argomento iniziale della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 29 settembre, sono state le piste ciclabili, in particolare quelle di via Remesina e via Focherini. Ben quattro infatti le interrogazioni a cui ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese, tre in particolare su via Focherini, presentate rispettivamente da Maria Grazia Lugli (Pd) e Giorgio Verrini (ApC), dal capogruppo della Lega nord Argio Alboresi infine da Roberto Benatti (PdL).

Rispetto a via Focherini D’Addese ha risposto in aula in modo ‘cumulativo’ dicendo che “nelle fasi di completamento degli interventi che fanno riferimento alla mobilità è prassi degli uffici tecnici e della Commissione viabilità e traffico prevedere un periodo di sperimentazione finalizzato a verificare la funzionalità delle infrastrutture realizzate. Infatti anche nel caso del tratto di pista ciclabile di via Focherini, che è parte del progetto più ampio di collegamento ciclabile tra il quartiere Due Ponti e il centro cittadino, era stato programmato un periodo di monitoraggio al termine del quale è emersa la necessità di apportare alcuni interventi di miglioramento per ottimizzare la percorrenza. Infatti la Commissione viabilità e traffico con ordinanza del 3 agosto oltre a stabilire l’apertura della pista ciclo-pedonale, prevedeva, come da tavola allegata all’ordinanza stessa, i miglioramenti che sono stati attuati i primi giorni di settembre. Per quanto riguarda le due curve a 90° che la pista obbliga a fare e la pericolosità del tratto in cui la pista passa accanto all’Agenzia immobiliare e alla tabaccheria, erano interventi già inseriti nell’ordinanza del 3 agosto e pertanto già effettuati, che hanno previsto l’allargamento dei tratti ciclabili a ridosso delle attività in questione”. D’Addese ha poi spiegato che “i cordoli di separazione tra la carreggiata stradale e gli itinerari ciclabili o ciclo-pedonali sono stati realizzati rispettando le norme vigenti in materia come da regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili e nel rispetto del regolamento viario approvato all’interno del PGTU. L’intero progetto di collegamento tra il quartiere Due Ponti e il centro cittadino è stato realizzato come pista ciclo-pedonale ad esclusione del tratto di via Focherini dove i pedoni utilizzano il marciapiede già esistente mentre i ciclisti vengono indirizzati in sede propria all’interno della sede stradale. Inoltre in relazione all’interrogazione della Lega Nord, oltre ai punti precedentemente esplicitati, si precisa che la realizzazione del progetto non ha previsto nessuna modifica alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche (infatti l’episodio verificatosi in giugno è stato causato dall’ostruzione delle caditoie aggravata anche dalla particolare entità dell’evento). Si è invece intervenuti nel corso di realizzazione dell’opera all’incrocio tra via Gobetti e via Carducci mediante l’aggiunta di una canalina grigliata e di una caditoia. Il progetto di collegamento tra il quartiere Due Ponti e il centro cittadino è stato gestito nella parte preliminare da tecnici interni, mentre il progetto definitivo ed esecutivo è stato realizzato da un professionista esterno”.

“La segnaletica stradale utilizzata – ha continuato – rispetta le norme previste dal regolamento di esecuzione del Codice della strada. Per quanto riguarda l’istituzione del senso unico di via Focherini risulta evidente a tutti che l’intervento effettuato e particolarmente apprezzato ha portato ordine e decoro al viale e benefici alla circolazione, eliminando le soste selvagge e le difficoltà di incrocio tra i veicoli precedentemente esistenti. Si coglie l’occasione inoltre per ribadire l’importanza di questa opera che permette il collegamento del quartiere Due Ponti al centro della città e che gode di un contributo del Ministero dell’Ambiente che ha riconosciuto il valore e l’importanza del progetto a sostegno della mobilità differente. Infine in relazione all’interrogazione presentata dal consigliere Benatti, oltre ai punti precedentemente esplicitati, si specifica che tenendo conto che non esiste un cartello unico che indica la bidirezionalità del percorso ciclabile questa si esprime attraverso la posa in entrambi i sensi di marcia del cartello di pista ciclabile. Il cartello indicatore posto in via Gobetti direzione via Mazzini che ostruiva parzialmente il semaforo all’incrocio con viale Carducci è stato sistemato. Per quanto riguarda il semaforo posto all’incrocio tra via Nicolò Biondo e via Focherini si provvederà alla necessaria potatura dei rami sporgenti. Con riferimento agli interventi previsti nell’ordinanza del 3 agosto questi non hanno avuto costi aggiuntivi in quanto opere di ‘rifinitura’ che rientrano nel prezzo ‘a corpo’ dell’intera opera”.

Gli interroganti in sede di replica hanno spiegato che “l’importanza dell’opera si vedrà al momento dell’apertura del sottopasso ferroviario” (Lugli), “bene le modifiche ma se si ripetessero problemi dovuti ai condotti fognari ne presenteremo un’altra” (Alboresi), “è da spostare il semaforo tra Carducci e Biondo, in linea con gli alberi esistenti. E poi basta parlare di eventi eccezionali quando si verificano tre-quattro volte l’anno; ricordo infine che in via Focherini si ebbe una insurrezione popolare perché volevate tagliare i bagolari, altro che progetto apprezzato…” (Benatti).

Riguardo a via Remesina, in risposta ad una interrogazione dallo stesso Alboresi della Lega nord che chiedeva chiarezza sul futuro della ciclabile in costruzione, l’assessore D’Addese ha avuto modo di replicare invece che “la soluzione progettuale adottata per il collegamento pedonale in corrispondenza del passaggio a livello è temporanea, in attesa di definire con RFI l’allargamento dello stesso, richiesta formalizzata il 10 novembre 2010: i rilievi tecnici sono stati già effettuati e attualmente sono in corso di valutazione le operazioni necessarie per la realizzazione dell’intervento che possono così essere sintetizzate: intervento sulle barriere lato Carpi con spostamento e ripristino dei manufatti tecnologici esistenti; intervento sulle barriere lato Fossoli con modifiche delle barriere esistenti. Saranno inoltre necessari interventi sul basamento del passaggio a livello e sulla segnaletica ferroviaria esistente”. Qui Alboresi ha replicato di ritenersi soddisfatto della risposta “se i lavori al passaggio a livello verranno compiuti a breve”.
















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